Si deve riconquistare la fiducia dei consumatori tedeschi
Lo
scorso maggio in Germania si è verificato uno scandalo che ha messo in
seria crisi l’immagine delle aziende bio e ha portato ben il 61% dei
tedeschi a ritenere che il cibo biologico non sia migliore di quello
convenzionale.
E’
accaduto che polli e uova prodotti in aziende bio contenessero il
nitrofen, un erbicida riconosciuto ormai da molti anni come
cancerogeno e per questo vietato dai primi anni ’80 sia nell’Unione
Europea che negli Stati Uniti.
All’inizio
i polli contaminati dal mangime erano presenti solo in Bassa Sassonia,
poi sono stati esportati in altri laender tedeschi, in Danimarca, Olanda, Belgio
e Austria.
L’individuazione,
dopo accurate ricerche, dell’azienda che aveva fornito le partite
contaminate, non è arrivata in tempo per arginare lo scandalo: 93
aziende sono state obbligate a chiudere e centinaia di migliaia di polli
sono stati uccisi. A livello europeo Belgio, Francia, Olanda e altri
paesi che importavano pollame e uova dalla Germania hanno applicato
misure restrittive nei confronti del paese tedesco.
Tuttavia
agli inizi di giugno la Commissione europea e precisamente il comitato
responsabile delle questioni alimentari ha esaminato un rapporto
proveniente dalla Germania e ha ritenuto sufficienti le misure di
controllo prese dal paese stesso.
Recuperare
la fiducia dei consumatori tedeschi richiederà certo ai produttori
biologici tempo ed impegno.
(Il
Manifesto, luglio 2002)