I prezzi degli antichi menù riflettono il collasso delle riserve di pesce
Alcuni esperti di pesca, guidati dal paleooceanografo Glenn Jones della Texas A&M University, hanno studiato vecchi menù di ristoranti per determinare come le riserve di pesce di tutto il mondo sono declinate negli ultimi 150 anni. L'andamento dei prezzi - che risalgono fino al 1850 - mette in luce la sempre maggior scarsità di specie quali l'aragosta, il pescespada e le ostriche. Lo studio è stato presentato in una conferenza in Danimarca.
L'analisi dei menu faceva parte di un progetto chiamato History of Marine Animal Populations (HMAP) per raccogliere indizi sugli effetti dell'attività umana su un vasto numero di specie oceaniche. Il programma si basa su dati raccolti dalle fonti più disparate, dai registri dei monasteri alle tasse pagate dai pescatori.
I ricercatori hanno preso in esame circa 10.000 menù di ristoranti di città degli Stati Uniti dove si consuma tradizionalmente il pesce, come Boston, San Francisco e Providence. Dopo aver adattato i prezzi tenendo conto dell'inflazione, hanno scoperto che l'aumento del costo di alcuni piatti - come le ostriche - rispecchia la loro crescente scarsità.
I prezzi dei ristoranti, naturalmente, sono influenzati anche da altri fattori e non solo dalla disponibilità della materia prima: per esempio, la Grande Depressione ha mantenuto i prezzi relativamente bassi durante gli anni trenta. Ciò nonostante, secondo Paul Holm dell'Università della Danimarca meridionale di Esbjerg, direttore del progetto HMAP, i risultati dello studio riflettono la disponibilità di molte specie, a sua volta influenzata dai livelli naturali delle popolazioni selvatiche.