Il paradosso dei raggi X: quanto più sono bassi i livelli a cui ci si espone, tanto più gravi sono i danni subiti.
Secondo uno studio, condotto dall’Universität des Saarlandes e pubblicato sulla rivista “Proceedings of the National Academy of Sciences", l'esposizione a basse dose di radiazioni potrebbe causare danni a lungo termine maggiori di quelli provocati da dosi più elevate.
Stiamo parlando di dosi di raggi X a cui vengono comunemente sottoposti i pazienti sulla sedia del dentista, o durante le sedute di radioterapia e di radiografia, nonchè tutte le persone che lavorano con apparecchi a raggi X.
In termini di danni, è accertato che le radiazioni ionizzanti come quelle prodotte dai raggi X possono provocare rotture nei filamenti di DNA.
L'idea che il corpo si attivasse per riparare queste rotture con una velocità indipendente dalla dose di radiazione è stata del tutto smentita.
Sembra, invece, più probabile che il corpo non riconosca i livelli più bassi di danneggiamento provocati dai raggi X e non si metta in moto per ripararli. (fonte: Le Scienze-apr 2003)