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Fumo 4. ripercussioni del fumo sul sistema nervoso centrale

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Gli
stimolanti artificiali alterano un omeostatsi corporea dovuta a precisi
fenomeni di autoregolazione corporea e quando ciò avviene…

Articolo
di Luciano rizzo


In
condizioni normali come si è detto è l’ipotalamo a decidere quando
immettere nuova adrenalina nel torrente sanguigno, ma in un fumatore
questo meccanismo rallenta e viene in parte sostituito dalla sigaretta.
In altre parole quando un fumatore sente che il suo livello di
adrenalina (e perciò di energia) cala, non aspetta che ci pensi il suo
sistema endocrino a rimettere le cose a posto ma, attraverso la sigaretta,
ottiene un’immediata stimolazione e un ripristino dell’energia. 

In
apparenza sembra l’uovo di Colombo ma c’è il rovescio della
medaglia: la fase di esaurimento.

Il
sistema endocrino ripristina si i livelli di energia ma tiene conto dei
tempi di ripristino delle riserve grazie ai segnali che riceve da tutto
il corpo e quindi necessita di tempi brevissimi se il corpo è in buona
forma ma di tempi più lunghi se le riserve sono esaurite.

Tutte
le cellule del corpo per funzionare hanno bisogno di sostanze base che
servono a produrre le sostanze più complesse. In particolare per
produrre adrenalina servono alcuni aminoacidi, vitamina C, vitamina E,
Zinco, Magnesio. Se continuamente stimolate, ad un certo punto le
ghiandole non riescono più a produrre energia per tutta la giornata.
Possono aver esaurito la capacità di rispondere agli stimoli o possono
aver esaurito le riserve di adrenalina.


Abbiamo
allora i quadri più diversi: persone che faticano per tutta la mattina
e invece la sera sono pimpanti (le ghiandole sono “pigre” ma una
volta partite riescono a produrre adrenalina a sufficienza finche sono
sotto gli stimoli della giornata). Casi in cui c’è energia al mattino
ma si esaurisce presto e la sera non si reggono in piedi, persone che
dopo ogni pasto faticano a rimettersi in moto; tutti i quadri intermedi
fino a casi più gravi di totale mancanza di energia (chi non ricorda
qualche anno fa la sindrome da affaticamento cronico inizialmente
attribuita ad un virus poi misteriosamente scomparsa dalle cronache?).

Purtroppo
spesso questo problema di introduzione di sostanze errate viene
scambiato per una sindrome depressiva ( in realtà de-pressione non
vuol dire diminuzione della pressione?) e si tenta di curarlo con
psicofarmaci. Si aggiungono perciò altre sostanze estranee che modificano
il nostro organismo senza cercare le vere cause, causando altri effetti collaterali.

Ciò
può portare ad una spirale involutiva da cui è assai difficile uscire



 
 
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