Molti
la identificano solo con le infiammazione dell’apparato genitale, ma...
Articolo
di Luciano Rizzo
Quando
si parla di Candida la si identifica sempre con i noti problemi di
infiammazione dell’apparato genitale che riguardano per lo più le
donne.
In
realtà la Candida Albicans è un microrganismo abitante nelle
mucose dell’apparato digerente, di quello respiratorio e degli
organi riproduttivi di tutti gli individui.
Normalmente non dà
alcun disturbo perché le difese dell’ organismo e la flora
batterica la mantengono in una forma innocua. Ma se l’ ambiente
interno al corpo non è sano allora essa si converte in una forma
patogena che può provocare numerose malattie.
Da alcuni ricercatori
è definita “epidemia silenziosa”: la forma patogena è presente
infatti in vaste fasce della popolazione e contribuisce a numerose
malattie senza purtuttavia che venga riconosciuta come loro causa.
Forniamo
qui un utile elenco delle principali cause che portano allo sviluppo
della forma patogena:
I. L’uso smodato di antibiotici. E’ ormai
abitudine consolidata assumere antibiotici senza il consiglio del
medico e per qualsiasi febbre; il loro abuso però distrugge la
flora batterica buona dell’intestino aprendo così la strada allo
sviluppo di questo lievito o dei suoi simili.
II. L’uso eccessivo di cortisone e antinfiammatori.
III. L’introduzione di alcuni alimenti che
fermentano eccessivamente nell’intestino e fanno crescere la
candida molto rapidamente: innanzitutto gli zuccheri raffinati, poi
i formaggi, l’aceto, la pizza (che spesso non viene adeguatamente
cotta) e infine le bibite gassate e zuccherate così spesso presenti
sulle nostre tavole.
IV. La presenza sulle verdure di antiparassitari e
anticrittogamici che
distruggendo gli altri parassiti favoriscono la crescita del fungo.
Sono principalmente legati a tre aree:
vagina, colon e vie urinarie. Tuttavia molti autori attribuiscono
allo sviluppo della forma patogena della candida sintomi più
generali quali allergie, eritemi (frequentissimi), numerosi tipi di cefalee,
confusione e depressione grave. Nei bambini un sintomo patognomonico
può essere
rappresentato dalle otiti medie ricorrenti.