L'inquinamento atmosferico aggrava le condizioni di salute di chi è già a rischio d'infarto.
Uno studio pubblicato sulla rivista “Circulation”, organo ufficiale dell’American Heart Association, ha dimostrato per la prima volta che l'inquinamento atmosferico può causare la costrizione dei vasi sanguigni e favorire, quindi, l’insorgenza di infarti e malattie cardiovascolari.
I ricercatori si sono concentrati sull'ozono e sul particolato più fine, con diametri inferiori a 2,5 micron, che proviene principalmente dagli scarichi dei motori.
A differenza di quelle più grandi, queste particelle possono raggiungere gli alveoli polmonari, da dove influenzano il resto del sistema cardiovascolare, forse addirittura entrando nel flusso sanguigno.
Il livello di restringimento dell'arteria – ha concluso Brook, coautore dello studio e ricercatore presso l'Università del Michigan ad Ann Arbor- non è probabilmente in grado di produrre problemi significativi in individui sani, ma può stimolare eventi cardiaci in chi è già a rischio di infarto. (Adnkronos Salute - marzo 2002)