La terapia genica provoca modifiche nel DNA dei pazienti anche a distanza di decenni.
Secondo gli esperti, la
terapia genica potrebbe modificare il DNA del paziente e, i virus
inattivati, utilizzati come vettori, potrebbero diventare attivi nei
decenni successivi. Pertanto Ia FDA (Food and Drug Administration)
raccomanda di allungare i tempi di osservazione dei pazienti trattati
con protocolli di terapia genica e di sottoporre quelli a rischio di
cancro a un test di replicazione virale e di sviluppo oncologico per 20
anni. Questo controllo a lungo termine dovrebbe prevenire
l'insorgenza anche di malattie auto-immuni.
(fonte:
Tra/Adnkronos Salute)