E' vero che l'alimentazione vegetariana è fonte di pericolose carenze?
Di
Luciano Rizzo
La dieta
vegetariana è la più proteggente nei confronti dei tumori e delle
malattie croniche. La comunità scientifica, però, l’ha sempre
considerata fonte di pericolose carenze.
Quali i
motivi di queste carenze?
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Lo stress psichico continuo cui siamo sottoposti dal nostro stile
di vita errato mantiene sotto sforzo le ghiandole surrenali. Esse
secernono l’adrenalina necessaria a produrre l’energia che ci fa
funzionare. L’adrenalina è sintetizzata da precursori fondamentali, tra
cui molti minerali. Di conseguenza il nostro fabbisogno di minerali
aumenta.
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Le coltivazioni intensive e l’uso di concimi chimici hanno
progressivamente impoverito la terra. I vegetali presenti sulle nostre
tavole hanno un contenuto di minerali inferiore.
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Abitudini di vita errate aumentano il fabbisogno di nutrienti: non
seguire il ritmo notte giorno ma soprattutto non rispettare le pause di
riposo che richiede l’organismo portano a maggiori necessità
energetiche e metaboliche.
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Inquinamento e campi elettromagnetici mantengono il corpo in uno
stato di continuo compenso. Lo stress del sistema immunitario significa
maggior necessità di metabolici.
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L’attività fisica aumenta il bisogno di nutrienti:
l’estremizzazione e l’obbligo di fare risultato ad ogni livello e in
qualsiasi sport aumenta il consumo di oligoelementi.
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La colite è la malattia del secolo. E’ dovuta all’alterazione
della flora intestinale (disbiosi). I fermenti lattici normalmente
producono le vitamine del gruppo B necessarie alla nostra salute. Ciò non
avviene in caso di colite. Aumenta quindi il fabbisogno di vitamine
esogene.
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Lieviti sbagliati invece producono tossine, che devono essere
neutralizzate, con forte perdita d’energia e di metabolici che devono
essere reintegrati.
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L’infiammazione intestinale cronica provoca malassorbimenti. In
questo caso c’è una maggior necessità di micronutrienti perché
passano con più difficoltà attraverso i villi della mucosa
dell’intestino tenue.
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Gli ambienti fumosi distruggono le riserve di antiossidanti.
Aumenta enormemente il fabbisogno delle vitamine C ed E.
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L’alimentazione quotidiana di vasti strati della popolazione è
poco varia. Mangiare ogni giorno pasta, pane e zucchero raffinati può
portare a pericolose carenze di minerali e vitamine. Diventano necessari
cibi d’origine animale, che compensano le carenze ma aumentano
l’introito di calorie e sostanze tossiche, affaticando il metabolismo.
In
pratica viviamo in una situazione in cui il fabbisogno di nutrienti è
aumentato mentre l’alimentazione ne fornisce sempre di meno. Vediamo
quindi che per essere vegetariani è fondamentale uno stile di vita
corretto e una buona funzionalità dell’apparato digerente. Bisogna
avere un’adeguata conoscenza del contenuto di nutrienti dei vegetali e
variare ogni giorno i cibi introdotti. In tal modo tutti i microelementi
necessari sono assunti e non ci sono carenze.