Per non perdere i sapori di una volta e salvaguardare la biodiversità fondamentale per la nostra sopravvivenza.
Alcuni
ricercatori, coordinati dal prefessor Mario Agabbio dell’Istituto di
Scienza delle produzioni alimentari del Cnr, assieme a decine di unità
operative di 26 istituzioni differenti, hanno individuato, avvalendosi
dell’aiuto dei vecchi contadini e penetrando gli angoli remoti dei
loro campi, centinaia di varietà di frutta nostrana in via di
estinzione. Varietà che, senza un intervento urgente, rischiano di
sparire definitivamente a causa di quei prodotti attraenti ma poco
gustosi che stanno invadendo il mercato solo in virtù della loro
bellezza e produttività.
Sono
state salvate e messe in “banca” (la cosiddetta "banca del
germe") ad esempio la Mela Appio, la Pera Cannella di Isernia, la
ciliegia piacentina Cuore Nero e quella vicentina Bianca Marosticana, la
pera Mamoi, il limone Santu Ghironi di Cagliari e molte altre specie
ancora; queste ultime verranno studiate sotto l’aspetto della loro
resistenza alle malattie e agli insetti e delle loro potenzialità
nutrizionali nonché economiche. L’obiettivo di questo lavoro è
quello di ritornare alla “frutta di qualità”, di ripristinare quei
gusti e quei sapori a cui i nostri vecchi pensano con sempre maggiore
nostalgia. (Repubblica,
03/07/2002)