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Fumo 9.Fumo ed alimentazione

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La sindrome da astinenza da nicotina si può combattere anche con la dieta.

di
Luciano Rizzo

Lo
stimolo a fumare è mediato dalla nicotina che si accumula in tutti gli
organi perché idrosolubile. 

Perciò
la miglior metodica per eliminarla è l’ acqua. La miglior acqua è
quella naturale, senza bolle, ma vanno bene anche tisane 
tonicizzanti come il the verde al mattino. Utili anche quelle
calmanti come tiglio o melissa la sera o depurative come cumino e
finocchio, verbena, the bancha. 

Da
evitare le bibite gasate alla cola e soprattutto quelle zuccherate che
contengono caffeina , una droga sinergica della nicotina, in grado di
scatenare lo stimolo al fumo. Attenzione anche ai centrifugati che, nel
caso di frutta o carote, eliminano le fibre che rallentano l’
assorbimento e lasciano la parte ricca di zuccheri. Questi vengono
assorbiti troppo rapidamente e causano variazioni ormonali indesiderate.

Ottima
tutta la frutta e la verdura, specie se ricca di vitamina C, (ovvero
peperoni, pomodori, peperoncino, e tuta la frutta, con in testa agrumi e
kiwi).

 Attenzione
ad eliminare il caffè prima di partire con la terapia antifumo: sono
tutt’ e due sostanze nervine. Stimolano artificialmente la nostra
produzione ormonale, sfruttando all’ eccesso le nostre ghiandole
endocrine e accelerando artificialmente il nostro metabolismo. Ciò
causa invecchiamento precoce e stati di iperattività. Questi 
continuano finchè lo sfruttamento delle ghiandole diventa eccessivo e
si entra in una fase di esaurimento, sia fisico che psichico.

Il
nostro parere è che il caffè andrebbe tolto per primo, perché più
facile da eliminare, e perché togliamo al fumatore il riflesso
tentatore della sigaretta dopo il caffè.

Il
caffè va tolto gradualmente, prima passando al solo arabico, di sapore
gradevole ma con meno caffeina. Poi mettendo nella moka quantità
progressivamente sempre più grandi di caffè d’ orzo o di erbe,e
progressivamente sempre più piccole di caffè. In tal modo si evita il
fastidioso mal di testa da astinenza da caffeina, che può durare anche
una settimana..

 
 
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