Home page Biospazio.it Informazioni Links Iscriviti Test Argomenti
 Test 
 
 

 Iscriviti 
 

Sei interessato alle medicine complementari? Iscriviti al sito per ricevere la newsletter.

 

 Menu 
 
· Home
· Argomenti
· Test
· Iscriviti
· Links
· Info
 

 
Alimentazione Dieta dissociata parte 2

Versione stampabile Segnala ad un amico

Quali combinazioni alimentari?
-
2019

Ecco le regole fondamentali:

↪ Nello stesso pasto, meglio privilegiare un solo macronutriente, da abbinare sempre a delle verdure. Le verdure vanno bene con tutti i macronutrienti.

⚠️ Non associare all'interno dello stesso pasto cibi ricchi di proteine con altri a base di carboidrati, soprattutto se ricchi di zuccheri.

⚠️Non associare tipi diversi di proteine (latte e carne, uova e formaggio, pesce e legumi)

⚠️Evitare di abbinare tipi diversi di carboidrati semplici e complessi come zucchero e pasta o uva e formaggio, pesce e legumi)

⚠️Evitare di abbinare tipi diversi di carboidrati semplici e complessi come zucchero e pasta o uva e pane, banana e pane, anche per non assumere troppe calorie.

↪ La frutta va mangiata sola o prima del pasto, poiché viene digerita dall’intestino tenue. Mangiandola 20-40 minuti prima del pranzo, si dà il tempo allo stomaco di svuotarsi, per poi essere pronto ad accogliere gli altri nutrienti. Invece mangiandola dopo il pasto viene digerita per ultima, causando fenomeni di fermentazione, soprattutto se mangiata assieme al pane, che contiene lieviti.

↪ Unica eccezione l’associazione di frutta acida e sole proteine (pollo e ananas, maiale ed arancio), poiché l’acidità della frutta favorisce la digestione delle proteine (in assenza di altri carboidrati).

⚠️La frutta acida non dovrebbe essere mangiata con la frutta dolce, ma anche qui c’è un’eccezione, banana ed arancia si sposano benissimo, come conferma la medicina ayurvedica.

Queste sono le basi della dieta dissociata. Purtroppo l’impostazione del monopiatto presenta alcuni problemi:

- Quando i nutrizionisti parlano di pasti bilanciati, identificano un insieme di alimenti che combinati tra loro forniscono il giusto apporto di nutrienti all'organismo. Assumere i vari nutrienti in momenti diversi rischia quindi di creare degli squilibri alimentari.

- Mangiando un monopiatto di carboidrati (ad esempio un piatto di riso), se ne deve introdurre molto di più per raggiungere la sazietà.

⚠️Questo può essere un problema quando si ingeriscono carboidrati, perché il carico glicemico elevato farà salire tantissimo il livello di zuccheri nel sangue, provocando un grande rilascio di insulina, che porterà il glucosio al fegato.

Si avranno così degli effetti collaterali:

➡️ Ci si ritroverà senza zuccheri nel sangue, nonostante se ne siano appena ingeriti molti, con conseguente senso di stanchezza, sonnolenza o fame, anche se si è appena mangiato.

➡️ Il fegato, non potendo utilizzare un eccesso di zuccheri, lo trasformerà in grassi. Col tempo, l’eccesso di grassi intaserà il fegato, aumenterà il grasso addominale e infiltrerà i muscoli, provocando innumerevoli danni.

➡️Picchi eccessivi di carboidrati nel sangue nutrono le cellule tumorali, che sono ghiotte di zuccheri. Si è visto che il controllo della glicemia, oltre che a prevenire il diabete, inibisce anche la crescita dei tumori.

↪Per risolvere questi problemi, oltre a sostituire i cereali raffinati con quelli integrali, che hanno un più basso indice glicemico, è utile associare i carboidrati complessi con dei grassi o delle proteine, che rallentano l’assorbimento degli zuccheri. Questa raccomandazione fa già parte della cucina tradizionale, per questo motivo si mangia il pesce con le patate, la pasta condita col sugo d’arrosto o coi crostacei, i funghi con la polenta.

Dunque ci troviamo di fronte a due visioni opposte dell’alimentazione, tutt’e due con solide argomentazioni. Come è meglio comportarsi?🤔🤔🤔

A mio parere, se la digestione è buona e non ci sono disturbi intestinali si può privilegiare un’alimentazione “a prevalenza”, mangiando più zuccheri al mattino (momento di massimo consumo delle calorie), tamponati con un po’ di grassi e proteine “buone” (avocado, yogurt, mandorle). Il pranzo può contenere sia carboidrati che proteine e grassi, conditi con molte verdure, che a loro volta rallentano l’assorbimento degli zuccheri.

A cena meglio puntare su alimenti proteici ed escludere quasi completamente i carboidrati, ad eccezione di quelli complessi contenuti nelle verdure o in modeste quantità di frutta acida.

↪Se invece ci sono dei problemi digestivi, vale la pena di seguire per un periodo una dieta dissociata stretta, che aiuta a calmare l’infiammazione intestinale. È anche utile in questi casi valutare la presenza di intolleranze alimentari, di alterata permeabilità della parete intestinale e di disbiosi (alterazione della flora intestinale).

Quando la situazione si sarà normalizzata si potrà ritornare ad un’alimentazione “a prevalenza”, con un pranzo che contenga tutti i macronutrienti.

Ad esempio piadina integrale o patate (carboidrati), verdure, tonno (proteine), olio e olive (grassi). La frutta 20-40 minuti prima del pranzo.

Per approfondimenti vedi il libro La Dieta Top Energy, dello stesso Autore.

https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=2570283509730376&id=2224490934309637&__tn__=K-R


 
 
 Login 
 
 Username
 Password
 Remember me


Don't have an account yet? You can create one. As a registered user you have some advantages like a theme manager, comments configuration and posting comments with your name.
 

 Related links 
 
· More about Alimentazione
· News by


Most read story in Alimentazione:
- Le proprietà del tè verde

 

© Copyright by Biospazio.it - Site by SCC online