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Terapie Candeggina per le verrruche

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Un rimedio della nonna utile per le verruche
-
2015

Vi è mai capitato di avere una verruca, magari sotto il piede, magari dolorosa, magari grande, enorme, schifosamente enorme, ma soprattutto così felicemente affezionata alla vostra pelle da continuare, ostinata, e anzi incattivita da ogni vostro vano tentativo si sbarazzarvene, a macerarvela anche dopo che, sollevati, credevate finalmente di averla bruciata/congelata/incisa/soffocata/intossicata/fritta/macellata una volta per tutte?

A me sì, e scrivo nella speranza che, almeno una volta, chissà dove, chissà a chi, la mia esperienza possa ispirare la guarigione di qualche poveraccio: ebbene sì, c'è un rimedio comodo, veloce, economico e faidate. E funziona. Eccome se funziona. Non mi dilungherò a raccontare l'origine, i primi sospetti, le verifiche, poi le certezze della natura della fetente infezione. Non mi dilungherò nel ripercorrere con la mente il tour dei dermatologi, delle farmacie, degli amici e parenti, delle opinioni contrastanti sui forum, delle incazzature, del tempo delle speranze, di quello delle disillusioni, di quello dell'indifferenza e di nuovo dell'odio più assassino. Non scenderò nemmeno nei dettagli sugli effetti (praticamente nulli) dei rimedi contro le verruche, siano stati essi professionali, della nonna, dello zio, o della Pantera Rosa, se volete, con cui ho tentato di porre fine alla marinatura forte del mio tallone. Vi basti un elenco succinto, senza pretese di esaustività (potete completarlo con la vostra fantasia, e vi assicuro che dovrete averne davvero molta per pescare qualcosa che NON ho provato): azoto & butano liquidi (una bomboletta intera... da 700 ml), spicchi d'aglio, latte di fico, nastro americano (DTOT, per chi non fosse ancora un veterano), Verucid (acido salicilico), Kerato Forte di Braderm (per la maggior parte urea), crema callifuga del Dottor Ciccarelli (ancora acido salicilico) - il tutto condito con delle vigorose scartavetrate - per arrivare alle bruciature artigianali con fornello del gas & cacciaviti (sì, fornello del gas e cacciaviti, avete capito bene).

...ma lei sempre lì: uno schifoso rigurgito di pelle morta, un macabro avello che serba, sotto l'inganno di un tappo secco di carne sfilacciata, ormai serrato all'antico candore cutaneo, una strafottente microtrombosi capillare, che sembra guardarti coi suoi occhi composti, VIVI, resa ancor più odiosa dalla consapevolezza della sua irraggiungibilità terapeutica.

Di fronte a ciò, dopo DUE anni, e le palle più piene di un otre di vino, ho deciso di passare ai famosi "estremi rimedi". In questo caso, la tecnica mortale (per le verruche, non per me), ha un nome tanto epico quanto di una quotidianità disarmante: ipoclorito di sodio al 5%. Ebbene sì, la candeggina. Un cratere che mi portavo dietro da due anni, giudicato da Guinnes dei primati da qualche dermatologo, per il quale ci sarebbero voluti "mesi di insistenza, di tenacia, di pazienza, di PASSIONE, anche - manco stessimo parlando di un pizzaiolo -, prima di farlo sparire"... è guarito nel giro di una decina di giorni.

Tra i tanti rimedi casalinghi, non avevo mai letto di questo: è stata la mia mente, e soprattutto la mia sete di vendetta, a partorirlo, e ammetto di andarne piuttosto fiero. Solo dopo averlo pensato, cercando in rete, ho trovato un altro caso, pare di successo, che però non era stato adeguatamente considerato. Per questo ho pensato di scrivere qui. Se potete, fate girare la voce, fate sapere a coloro che hanno imparato a zoppicare 'per abitudine', che sentono ormai verruche ventenni o trentenni che li affliggono come una parte di loro... che possono tornare a rivedere la luce.

Ma passiamo al piatto forte. Prima di tutto gli ingredienti. Avrete bisogno dei seguenti oggetti:

- un litro di candeggina al 5%, che si compra comunemente al supermercato;
- dei batuffoli di cotone;
- un rotolo di nastro adesivo (meglio se americano, ma è un po' più costoso);
- una pietra pomice.

E ora la ricetta. La tecnica è in realtà molto semplice: carteggiate leggermente la superficie della verruca per togliere la parte di pelle secca, in modo da arrivare alla superficie più 'viva'. Imbevete decisi il vostro batuffolo di cotone di candeggina, SENZA diluirla, quindi premetelo forte sulla superficie della verruca cercando di non coinvolgere le vicinanze sane. Chiudete con il nastro adesivo e lasciate così per un quarto d'ora. Ripetete l'operazione tre volte al giorno; carteggiate ogni 4-5 applicazioni.

Nel giro di pochi giorni, la verruca si assottiglierà, si seccherà, e inizierà a saltare via a pezzi (potete aiutarvi con un ago da cucito per rimuoverli). Se vedete un po' di sangue non preoccupatevi.

Qual è la fregatura? Che fa un male cane. Dopotutto la candeggina vi disfa parzialmente la pelle (ed è per questo che funziona così bene). Le prime applicazioni sono quasi indolori, perché la candeggina non è ancora stata assorbita, ma dopo aver tolto lo strato superficiale iniziano i bruciori. E non solo bruciori: anche quando senza impacco, sentirete un dolore da 'incancrenimento' su tutta la zona interessata. Sopportate: la candeggina sta facendo il suo diafano effetto.

Non è necessario continuare fino a che sparirà ogni traccia: sparirà comunque, ormai la verruca è morta, basta aspettare. Più proseguirete con la candeggina, più questa vi ustionerà la pelle, e più tempo sarà necessario perché si riprenda completamente. Il mio consiglio è di non superare le due settimane di applicazione. Poi io, per godere fino in fondo della morte dell'occhio del diavolo, ho pensato di continuare per una ventina di giorni, ma capitemi: avevo due anni di arretrati. Mi è rimasta una chiazza bianca e viola sul tallone per tre mesi, grande come un mandarino, amplificata dopo ogni doccia calda. Niente di grave, poi sparisce, ma perché farsela quando non serve?

A operazione conclusa, sono tornato dal mio medico di base, per condividere l'esperienza e dichiarare missione compiuta. Che dire, dopo un momento di sbigottimento mi è sembrato d'accordo sulle conclusioni che avevo nel frattempo tratto io: tempo e soldi buttati e fegato marcio per due anni... 80 eurocent per un litro di sana candeggina, e avrete risolto i vostri problemi.

CANDEGGINA SOLA IGIENE DEL MONDO.

Oh, e dimenticavo: io non ho usato i guanti, durante il trattamento. Voi non siate altrettanto idioti: non vogliate arrivare a desiderare delle dita di ricambio.

Nota dell'Amministratore: questo thread è frutto dell'esperienza personale degli utenti e in nessun modo consigliato da un medico o da un membro dello staff di ForumSalute, che quindi non si assume alcuna responsabilità circa le informazioni pubblicate.

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