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Alimentazione Cibi ricchi di fosfati pericolosi

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Latticini e soft drink causa di alterazioni ormonali..
-
2014


Ci sono alimenti che possono davvero far potenzialmente male. E non stiamo parlando del solito cibo spazzatura, o quello ricco di grassi o zuccheri, ma di cibi che possono passare inosservati.
Sono i cibi che contengono consistenti quantità sostanze come fosfati, calcio e sodio. L’accumulo nel corpo di questi componenti è stato collegato al rischio di ipertensione (o pressione alta), calcificazione delle arterie e malattie cardiovascolari.

Il fattore di rischio è, a sua volta, associato ai livelli dell’ormone FGF23, che s’innalza proprio grazie a una dieta ricca di fosfati. I cibi che sono naturalmente ricchi di fosfati sono il formaggio fuso (formaggini, fette e simili), il formaggio grana – o parmigiano – le bevande tipo Cola, il lievito e altri cibi più elaborati.
I fosfati sono ampiamente utilizzati nell’industria alimentare come conservanti e stabilizzanti del pH. Il problema è che quando si assumono grandi quantità di fosfati viene stimolata la produzione dell’ormone FGF23. E proprio questo ormone si ritiene abbia un effetto negativo sul sistema cardiovascolare.
«Il nostro consumo di fosfato è rilevante per il nostro stato di salute», avverte il prof. Reinhold Erben, il capo dell’unità di Fisiologia, Fisiopatologia e Biofisica presso l’Università Vetmeduni di Vienna.

Durante lo studio, i ricercatori hanno trovato che FGF23 svolge un cosiddetto effetto di conservazione del sodio, ossia che controlla il riassorbimento nei reni del sodio filtrato.
I test condotti su modello animale hanno mostrato che quelli privi di FGF23 espellono una maggiore quantità di sodio con le urine, con conseguente abbassamento della pressione sanguigna. Al contrario, i soggetti con alti livelli di FGF23 presentano alti livelli di sodio nel sangue e una conseguente elevata pressione sanguigna.
«Nei pazienti con malattia renale cronica – sottolinea Erben – sia i livelli di fosfato che i livelli di FGF23 sono cronicamente elevati. Questo spesso porta a malattie cardiovascolari».

Il problema dei depositi di calcio, poi, era già stato evidenziato in un precedente studio condotto dallo stesso team e pubblicato anch’esso sulla rivista EMBO Molecular Medicine. Qui, il prof. Erben e colleghi hanno dimostrato che FGF23 controlla anche i livelli di calcio. Al pari del sodio, il calcio è filtrato nei reni e riassorbito nel corpo. Ma se questo riassorbimento non avviene, il corpo perde il calcio. In più, alte concentrazioni di FGF23 portano a un aumento dei depositi di calcio da parte dei reni che si traduce in calcificazione vascolare.
Ecco dunque come la scelta dei cibi possa essere fondamentale anche nel caso dell’ipertensione e le malattie vascolari indotti da un eccesso di sostanze che, in altri casi, sono utili all’organismo.

http://www.lastampa.it/2014/05/07/scienza/benessere/alimentazione/gli-alimenti-ricchi-di-fosfati-fanno-aumentare-la-pressione-del-sangue-hurC2Ep922ASaaMkjanXiJ/pagina.html


 
 
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