I rischi dei cibi geneticamente modificati.

La
comparsa di alimenti geneticamente modificati ci pone di fronte a delle
complesse situazioni riguardo  la biocompatibilità di questi
elementi.

Si
tratta di prodotti di cui l'industria non ha potuto ancora valutare
l'impatto sulla salute e sull'ambiente. Ogni cibo geneticamente
modificato è unico e primo del suo genere. Pertanto di caso in caso
bisognerà valutare il suo impatto ambientale dopo una sperimentazione
di almeno dieci anni. Infatti a priori non possiamo sapere o prevedere
gli effetti dell'introduzione di un gene estraneo in un alimento. Tali
reazioni sono spesso imprevedibili. E' interessante notare che le
variabili genetiche maggiormente introdotte riguardano due soli
caratteri: resistenza ai parassiti e resistenza ai diserbanti. Molto
poco rispetto alle migliaia di miliardi di soldi investiti. Inoltre la
resistenza ai diserbanti implica il continuo uso di queste sostanze
altamente tossiche, che il nostro organismo accumula dall'ambiente molto
più facilmente di ciò che fa la  carta moschicida con gli
insetti. Anche il passaggio trasversale di questi geni modificati ad
altre specie potrebbe causare forti rischi per l'ambiente, rischi che
pare noi tutti siamo disposti a correre pur di guadagnare più denaro.
Denaro che attualmente viene speso a fiumi sull'onda delle notizie
sensazionali che vengono dai mass media. Purtroppo, però, si tratta di
notizie che riguardano dati sperimentali e  ben pochi prodotti
definitivamente collaudati con una lunga sperimentazione. In base a
questi argomenti l'analisi dei costi e dei benefici è sfavorevole sui
cibi geneticamente modificati. In grande crescita, invece, gli studi per
migliorare le coltivazioni dei terreni con metodi biodinamici, dalla
rotazione delle colture alla guerra agli insetti con trappole
biologiche. Se entrasse nell'ambiente un gene altamente distruttivo non
ci resterebbe forse che mangiare tutti questi soldi per cui stiamo
lottando accanitamente in questo momento.

(modificato
da "Quark" di maggio 2001)