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Farmaci Antibiotici e spinelli

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Un connubio pericoloso

-
2013

LM&SDP
Danneggiare i muscoli o i reni, o addirittura morire per aver voluto abbassare i livelli di colesterolo nel sangue non è proprio il caso. Eppure può capitare se, per errore, si abbina una cura con i farmaci per il controllo del colesterolo come le statine e alcuni tipi di antibiotico – perché magari nel frattempo si è contratta un’infezione.

A mettere sull’avviso circa queste relazioni pericolose è uno studio pubblicato su Annals of Internal Medicine e condotto dai ricercatori canadesi della University of Western Ontario.
Qui, il dottor Amit Garg e colleghi hanno scoperto che l’assunzione di farmaci come per esempio il Liptor e antibiotici comuni come per esempio la claritromicina o l’eritromicina, inibiscono il metabolismo delle statine e aumentano la concentrazione di queste nel sangue, cosa può causare danni muscolari o danni ai reni, e persino la morte.

«Questi farmaci interagiscono e creano complicazioni nei pazienti – ha spiegato Dr. Amit Garg, professore del Dipartimento di Epidemiologia e Biostatistica alla UWO – Per la maggior parte delle persone non dovrebbero esserci problemi, ma a livello di popolazione si stanno verificando centinaia di ricoveri prevenibili».

Lo studio ha coinvolto 144mila pazienti ambosessi, di età superiore ai 65 anni, che utilizzano le statine e hanno utilizzato antibiotici. I partecipanti sono stati suddivisi in base al tipo di antibiotico assunto: claritromicina, eritromicina o azitromicina.
I risultati hanno mostrato che in chi assumeva statine e claritromicina o eritromicina vi era un aumento del 26% della probabilità di subire un danno renale, rispetto a coloro che assumevano statine e azitromicina.
A motivo di ciò, i ricercatori suggeriscono che, dovendo assumere un antibiotico è meglio preferire quello a base di azitromicina poiché è più sicuro e non interferisce con il metabolismo delle statine. Nel caso non si possa sostituire l’antibiotico, i ricercatori suggeriscono di sospendere la cura con le statine per tutto il periodo di assunzione dell’antibiotico.

Oltre ai danni renali, Garg e colleghi hanno scoperto che le ospedalizzazioni per danni muscolari – la cui diagnosi è una condizione chiamata “rabdomiolisi” – e i decessi correlati sono stati leggermente superiori e pari allo 0,02% e 0,25%, rispettivamente nel caso di assunzione di claritromicina o eritromicina, rispetto al gruppo che assumeva l’azitromicina.
Gli autori dello studio ricordano che gli antibiotici claritromicina ed eritromicina sono in genere prescritti per trattare le malattie respiratorie, tra cui la polmonite.
Dallo studio è anche emerso che i pazienti più giovani hanno meno probabilità, rispetto agli adulti più anziani, di manifestare gravi effetti indesiderati da interazioni farmacologiche. Tuttavia, questo non significa che sia un bene associare diversi tipi di farmaci che possono provocare interazioni indesiderate e, ovviamente, abusare degli antibiotici.

http://www.lastampa.it/2013/06/19/scienza/benessere/medicina/farmaci-anticolesterolo-e-antibiotici-un-pericoloso-connubio-hi2pukfe96bfb7e4PxGdeP/pagina.html


 
 
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