Un articolo sul Kerala, patria
della medicina ayurvedica
di
Alessandra Udovicich
Il
Kerala, stato al Sud dell’India è la culla della disciplina
ayurvedica, un’antica medicina indiana consideratata la “terapia del
ringiovanimento”. La regione ha un clima tropicale ma la temperatura, anche in
estate, non sale mai sopra i trentadue gradi, rendendo gradevole il
soggiorno. Il periodo migliore per visitare il Kerala è quello compreso
tra ottobre e marzo . Durante la stagione dei monsoni, tuttavia, il
turismo non manca. Questa “bassa stagione” viene indicata come la
piu’ adatta per soggiorni terapeutici.
Il turismo salutista è un punto forte di questa regione indiana.
La medicina ayurvedica sviluppatasi in questa parte d’Oriente nel 600
a.C., è un sistema di medicina della prevenzione, che utilizza rimedi
naturali, privi di effetti collaterali, per il raggiungimento del
benessere della mente e, congiuntamente del corpo per ritrovare
resistenza e salute. Proprio il periodo monsonico è considerato il
migliore per la terapia, consentendo la giusta armonia dei rimedi
medicinali con l’atmosfera circostante. E’ il Governo del paese che
si fa garante della serietà delle terapie offerte, con controlli
rigorosi sui centri di terapia.
Le
erbe sono da sempre state una ricchezza del Kerala, utilizzate per la
preparazione di medicinali e largamente impiegate nella cucina
tradizionale. La gastronomia locale si differenzia da quella di tutti
gli altri stati orientali. Tutti i pasti comprendono piatti arricchiti
di spezie e sottaceti coltivati e preparati in casa.
......QUALCHE
CENNO IN PIU’ SUL KERALA
Il paese è densamente
popolato da 30 milioni di persone che vanatano un elevato grado di
alfabetizzazione e progresso culturale, pur conservando intatte la
memoria delle tradizioni originarie. La catena montuosa dei Gati
Occidentali ha protetto nel tempo il paese da invasioni
da terra, mentre l’affaccio sul mare ha favorito gli scambi e
le influenze di civiltà straniere: Fenici, Arabi Egizi e Cinesi
nell’antichità e Olandesi, Portoghesi ed Inglesi in tempi piu’
recenti.
La capitale dello stato
è Bangalore , definita come la città giardino dell’India del Sud per
i suoi numerosi parchi e viali alberati.
Nel Kerala il turista può
godere del paesaggio tropicale più
ricco: foreste, spiagge, fiumi e catene montuose. La vegetazione folta e
rigogliosa viene garantita da un ambiente dove si trova una rete di 44
fiumi con i loro affluenti, canali, laghi, estuari, lagune e baie.
Questo labirinto acquatico è navigabile per
900 chilometri e viene utilizzato normalmente per gli spostamenti
quotidiani: casa-scuola-lavoro. I tipici Kettuvallom, le tradizionali
imbarcazioni locali, sono tra i più caratteristici e richiesti prodotti
turistici. Sono case galleggianti dotate di un equipaggio di tre persone
composto da un cuoco, una guida ed un rematore. L’imbarcazione ha un
salotto all’aperto e una cucina,
e camere con bagno. I corsi d’acqua sono teatro del folklore
locale.
Tra
le località degne di nota della zona è Mysore, la città dei palazzi
della seta e del legno di sandalo. Vi regnava il Maharajà. Il fasto dei
tempi antichi si deduce dalla ricchezza delle costruzioni rimaste.
Kochi che si affaccia su una splendida baia naturale circondata
da palme è un porto commerciale molto attivo, crocevia di scambi
e cultura straniere che coesistono: la Sinagoga ebraica, il
Palazzo olandese, le imbarcazioni cinesi, i palazzi di architettura
inglese e portoghese.