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Ecologia Mele, sedani, peperoni: la classifica dei prodotti con più pesticidi

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Il 68% dei campioni testati aveva residui di antiparassitari rilevabili, anche dopo essere stati lavati e sbucciati
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2012

MILANO - Si chiama «Shopper's Guide to Pesticides in Produce» ed è alla sua ottava edizione: è la lista compilata dalla Environmental Working Group di 45 varietà di frutta e verdura ordinate a seconda del livello di contaminazione da pesticidi, dal più alto al più basso. In totale gli esperti hanno analizzato un totale di 60.700 campioni, classificandoli con analisi di laboratorio e monitorando i dati pervenuti dal Dipartimento dell’Agricoltura statunitense. Si è arrivati così a individuare la “sporca dozzina”, così come ormai viene chiamata la top list che individua le dodici varietà con i più alti livelli di agenti chimici, e si è notato che il 68 per cento dei prodotti presi in esame conteneva tracce rilevabili di pesticidi.
CRITERI DI CLASSIFICAZIONE – È importante specificare che le analisi sono state fatte dagli esperti dopo aver lavato e sbucciato (quando necessario) gli alimenti presi in esame. La lista inoltre è stata compilata dai ricercatori tenendo conto sia del numero di sostanze rilevate nel prodotto che della loro concentrazione e della natura dei pesticidi, per identificare gli alimenti che possono essere più sconsigliati di altri. Per esempio è la mela il prodotto che guida la lista del disonore, ma se si tiene conto della diversità di pesticidi presenti in un prodotto i peggiori in assoluto possono essere considerati uva e peperoni, con ben 15 tipi differenti di pesticidi. Mentre le pesche noce, al quarto posto, vantano il primato di essere contaminate al cento per cento nei campioni studiati. In tutti i casi la classifica dei dodici prodotti vegetali più inquinati è composta da: mele, sedano, peperoni, pesche, fragole, pesche noci, uva, spinaci, lattuga, cetriolo, patate, cavolo verde.

DANNI E CONSIGLI – Inutile specificare l’impatto negativo di questi agenti chimici, spesso sconosciuto fino in fondo dagli stessi produttori. Le fasce di popolazione più a rischio sono i bambini e le donne in gravidanza, ma secondo gli esperti non è un buon motivo per privarsi di alimenti comunque preziosi per la salute e in generale la presenza di tracce di pesticidi viene compensata largamente dalle proprietà benefiche della frutta e della verdura. Piuttosto sono utili alcuni consigli precauzionali, come quelli suggeriti dalla dottoressa Catherine Leclercq, ricercatrice dell’Inran: «È fondamentale lavare bene frutta e verdura prima del consumo ed è anche importante diversificare gli alimenti, in modo da differenziare l’esposizione alle tracce di agenti inquinanti – fa notare Leclercq – e non rischiare di essere sistematicamente esposti allo stesso tipo di pesticida». Catherine Leclercq infine fa notare che «la guida dell’Environmental Working Group è americana e relativa ai prodotti disponibili sul mercato degli Stati Uniti. In Europa la legislazione in materia alimentare è decisamente più restrittiva». Il Vecchio Continente in questo si comporta decisamente meglio.

Emanuela Di Pasqua

http://www.corriere.it/salute/nutrizione/12_giugno_20/alimenti-pesticidi_7580cb80-bad4-11e1-9945-4e6ccb7afcb5.shtml


 
 
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