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Ecologia La Tv fa più male del computer

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Guardare troppo la TV mette maggiormente a rischio di sviluppare malattie metaboliche, cardiache e diabete rispetto al passare molto tempo davanti al computer

Novembre 2011

La Tv fa male. Fa male al corpo e anche alla mente, direbbe qualcuno, accennando al potere di questa di ottundere le facoltà cerebrali. E, a detta degli esperti, fa anche più male che non usare il computer, a parità – o anche più – di ore passate a digitare sulla tastiera.
Il problema comune, tuttavia, rimane la sedentarietà - e i problemi correlati - che, per forza di cose, queste due “attività” portano con sé.

Quelli che rischiano di più, secondo un nuovo studio, sarebbero i bambini. L’attività passiva esercitata – o, meglio, non esercitata – davanti alla TV li espone a un maggiore rischio cardio-metabolico nel futuro.
«Anche se un bambino è fisicamente attivo, questa attività compone in realtà solo un breve periodo della sua giornata, per cui è importante guardare altri aspetti della loro giornata per vedere cosa avviene. Parte di questo è il tipo di comportamenti sedentari che assumono», dichiara la Valerie Carson, della School of Kinesiology and Health Studies presso la Queen University (Canada).

La sedentarietà è un fattore di rischio per diverse patologie, come suggerito da precedenti studi. Gli adulti, in particolare, sarebbero a rischio malattie coronariche e diabete. Tuttavia lo studio della Carson, condotto su bambini e pubblicato su BMC Public Health, mostra che non vi sarebbe un legame tra un comportamento sedentario in generale e la possibilità di sviluppare malattie coronariche o diabete. Quello che invece è emerso che alcuni tipi di sedentarietà, come il guardare la Tv, hanno un impatto maggiore sulla salute dei bambini rispetto ad altri.
La Tv, come accennato, esporrebbe i bambini a un elevato rischio cardio-metabolico, a differenza del computer – anche a seguito di un assiduo utilizzo.

La dottoressa Carson, basandosi su precedenti ricerche, ritiene che una possibile spiegazione sia che la visione di programmi televisivi richieda un misero contributo in termini di spesa energetica. Spesso, poi, questa “attività” è affiancata dall’abitudine di mangiare davanti allo schermo spuntini più o meno salutari.
Accade così che si vorrebbe avere bambini più attivi fisicamente, commenta Carson, ma è importante capire cosa loro fanno il resto del tempo che hanno a disposizione. È altresì importante evitare di coinvolgerli in attività frenetiche o che li lasciano senza dei momenti per loro stessi. Se dunque l’attività è fondamentale, è bene tuttavia anziché aumentare il tempo dedicato all’attività fisica, migliorare la qualità di questo tempo. Questo studio «suggerisce che si dovrebbe anche limitare il tempo dedicato dai bambini alla visione della TV», conclude Carson. Facciamo nostro il suggerimento e iniziamo noi stessi a dare il buon esempio, limitando il nostro tempo passato davanti alla TV – perché fa di certo bene anche a noi adulti.
[lm&sdp]

http://www3.lastampa.it/benessere/sezioni/gravidanza-parto-pediatria/articolo/lstp/430444/


 
 
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