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Fisiologia Febbre, miglior alleato per le infezioni

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La naturale risposta fisiologica agli agenti infettivi è sì fastidiosa, ma è la migliore soluzione che abbiamo a disposizione per combattere le infezioni
Novembre 2011

Febbre. Bastano poche linee di rialzo della temperatura corporea e ci sentiamo a terra. Spesso più col morale che non con il fisico. Sì, perché altrettanto spesso, tendiamo a demonizzare questo normale processo fisiologico di risposta. Allora, giù con i rimedi antipiretici (febbrifughi) per ricacciare in basso chi ha osato alzare “la voce”. Solo che, così facendo, riduciamo le possibilità di guarire – davvero – più in fretta a bene.

Certo, la febbre deve essere tenuta sotto controllo. Se si alza troppo, tanto da mettere in pericolo, è bene abbassarla in qualche modo. Tuttavia, nella maggioranza dei casi, è bene lasciare che faccia il suo mestiere. E, questo, non lo diciamo noi, ma gli scienziati del Dipartimento di Immunologia di Buffalo nello Stato di New York (Usa).
La temperatura corporea elevata permette a determinati tipi di cellule del sistema immunitario di funzionare meglio. «Un aumento della temperatura corporea è conosciuto fin dai tempi antichi per essere associato alle infezioni e infiammazioni – spiega la dottoressa Elizabeth A. Repasky, del Dipartimento di Immunologia presso il Roswell Park Cancer Institute – Dal momento che una risposta febbrile è altamente preservata in natura (anche i cosiddetti animali a sangue freddo sostano nei luoghi più caldi, quando si ammalano ) sembrerebbe importante per gli immunologi dedicare maggiore attenzione a questa interessante risposta».

La dottoressa Repasky e il suo team hanno pubblicato i risultati del loro studio sul Journal of Leukocyte Biology, il quale riporta come abbiano scoperto che la generazione e la differenziazione di un particolare tipo di linfociti, noto come “CD8 + cellule T citotossiche”, è favorita dagli aumenti medi della temperatura corporea fino all’ipertermia – queste cellule sono in grado distruggere le cellule infettate da virus e le cellule tumorali.
In particolare, questo studio, suggerisce che la temperatura corporea elevata modifica le membrane delle cellule T ', cosa che può aiutare a mediare gli effetti della temperatura micro-ambientale sulla funzione cellulare.

I test sono stati condotti su modello animale e mostrano come iniettando in due gruppi di topi un antigene, si avesse un’attivazione delle cellule T, a seguito dell’interazione con le cellule che presentavano l’antigene.
Dopo di che, la temperatura corporea dei topi del primo gruppo è stata fatta aumentare di 2 gradi centigradi; i topi dell’altro gruppo hanno mantenuto una temperatura normale.
Il risultato è stato che nei topi con rialzo della temperatura si è trovato un maggior numero di cellule T CD8 in grado di distruggere le cellule infette. Questo, secondo i ricercatori, suggerisce che un rialzo fisiologico, e nella norma, della temperatura può essere benefico per il sistema immunitario e per combattere meglio le infezioni.
Ricordiamocelo, la prossima volta che ci viene la febbre.
[lm&sdp]

http://www3.lastampa.it/benessere/sezioni/medicina/articolo/lstp/427808/


 
 
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