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Ipnosi per alleviare dolori stress... e il SSN
La terapia ipnotica, secondo gli esperti, potrebbe essere una valida alternativa nel trattamento di una discreta gamma di condizioni mediche e un modo per risollevare le casse del Servizio Sanitario Nazionale
Giugno 2011
Gli scienziati ed esperti della britannica Royal Society of Medicine (RSM) che coordinano la Hypnosis and Psychosomatic Medicine Section, suggeriscono che l’ipnosi potrebbe essere la soluzione per alleviare la sintomatologia di diverse condizioni mediche come, per esempio, i dolori, lo stress e la depressione. Una alternativa che, se svolta sotto un adeguato controllo contro l’abusivismo, può portare sollievo non solo ai pazienti ma anche alle casse del Servizio Sanitario Nazionale.
«Condizioni come la depressione, il dolore e la sindrome del colon irritabile colpiscono milioni di persone nel Regno Unito e con grandi costi per il SSN, ma l'ipnosi può spesso funzionare dove altri trattamenti non hanno avuto successo», spiega, sulle pagine del Belfast Telegraph, Jacky Owens, Presidente della sezione Ipnosi della RSM e infermiera diplomata che utilizza l’ipnosi nel suo lavoro quotidiano con i malati di cancro. La stessa Owens, ricorda che se i medici fossero abilitati a proporre l’ipnosi potrebbero offrire un aiuto in più ai sofferenti e sarebbero fonte di gran risparmio in denaro per il SSN, poiché si sottrarrebbero molti pazienti da costose cure e analisi.
Una maggiore informazione e chiarezza su questa pratica farebbe sì che i pazienti si rivolgano con più fiducia alle soluzioni che questa può offrire, aggiunge Owens. In più, se praticata da personale esperto e qualificato, si evita che le persone possano rivolgersi a improvvisatori e ciarlatani. «Siamo fiduciosi che, con ulteriori ricerche, l'ipnosi sarà riconosciuta come uno strumento estremamente utile per essere utilizzato insieme alla medicina tradizionale. Abbiamo bisogno di medici, dentisti, infermieri, psicologi, fisioterapisti, radioterapisti – l’intera gamma di persone che hanno a che fare con i pazienti – addestrati utilizzando l’ipnosi come un altro strumento nel loro programma di trattamento», conclude Owen.
Be’ se questa pratica può davvero offrire un aiuto a pazienti e SSN, perché no? L’importante, come sottolinea Jacky Owens, è che sia praticata da personale qualificato e sotto controllo delle Autorità affinché non si corra il rischio di incappare in pericolosi imbroglioni.
[lm&sdp]
http://multimedia.lastampa.it/multimedia/benessere/lstp/52225/
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