L'insalata è da sempre considerata grande amica di chi vuole mantenersi in linea e cerca di contenere il peso corporeo. Tanto che la classica insalatona al posto del pranzo a mezzogiorno è uno dei modi più gettonati per una pausa-ristoro di impronta light. Ecco allora fiorire le proposte che fanno di questo piatto "verde" una fantasia di sapori e di colori, belli da vedere e buoni da mangiare. Eppure l'insalatomania rischia di trasformarsi in un boomerang.
Sono di questo avviso gli esperti dell'Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica (Adi), intervenuti a Roma alla presentazione dell'Obesity Day. "Il piatto di insalata a pranzo al posto del pasto tradizionale è tornato di moda, ma se questa verdura è un alimento importante, perché contribuisce alla sazietà e all'assunzione di fibre, si devono rispettare due condizioni: deve essere condita con un filo d'olio e far parte di un pasto", spiega Giuseppe Fatati, presidente dell'Adi e coordinatore del progetto Obesity Day.
"Invece l'insalatona che sta diventando di moda - prosegue – è un inganno dietetico, perché nel piatto insieme a qualche foglia di insalata vengono messi gli ingredienti più vari, dalla noce al formaggio, dalla maionese ai crostini, dalle acciughe all'uovo sodo. Non è più una semplice insalata, ma un pasto da 500-600 calorie. Un inganno, perché chi ha preso l'insalatona poi è convinto di non aver mangiato. Quindi la sera si premia con un pasto abbondante". Insomma, si tratta di una moda insidia-linea: "La sorpresa arriverà implacabile - conclude l'esperto - salendo sulla bilancia".