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Ogm Celiaci non si nasce, si diventa.

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L'intolleranza al glutine compare sempre più spesso in età adulta e in alcuni casi ci si ammala anche da anziani. Basti pensare che il numero delle nuove diagnosi fra gli over 60 è raddoppiato in 15 anni. I dati arrivano da uno studio epidemiologico condotto da un gruppo di ricercatori italiani del Center for celiac research 1 dell'università del Maryland di Baltimora e pubblicato sulla rivista Annals of Medicine. Gli esperti danno la colpa alle abitudini alimentari: il consumo abbondante di farine fatte con grani ad alta resa per la produzione nei campi, ma molto ricchi di glutine 'tossico', sarebbe alla base della perdita della tolleranza al glutine in età avanzata. "I risultati della ricerca - dice Carlo Catassi, condirettore del Center for Celiac Research e membro della Fondazione celiachia - ribaltano il concetto diffuso secondo cui la malattia colpisca per lo più nell'infanzia. Adesso è chiaro la celiachia può manifestarsi a qualsiasi età".

La ricerca dell'università di Baltimora è stata condotta in collaborazione con l'università Politecnica delle Marche di Ancona, con la Johns Hopkins Bloomberg school of public health di Baltimora, con il Women and children's hospital di Buffalo e con il Quest diagnostics Inc. di San Juan Capistrano in California. Per arrivare ai risultati gli studiosi hanno esaminato, a 15 anni di distanza, il sangue di 3500 cittadini americani. Tutti erano adulti già nel 1974, l'anno in cui era stato raccolto il campione di sangue. "Il numero di persone diventate celiache - scrive il coordinatore della ricerca Alessio Fasano, del Celiac Research Center - è raddoppiato in questi quindici anni, passando da un caso su 501 nel 1974 a uno ogni 219 nel 1989".

"Tutto questo ha un'importante conseguenza sul piano pratico e clinico - dice Elisabetta Tosi, Presidente dell'Associazione Italiana Celiachia - per questo non bisogna mai abbassare la guardia, facendo screening di celiachia anche nell'anziano". Anche perché sono quasi 85mila i celiaci in Italia e le diagnosi aumentano tra giovani, adulti e anziani.

"Negli ultimi 5 anni - dice il professor Gino Roberto Corazza, Direttore della Clinica medica San Matteo di Pavia, uno dei più grandi esperti di celiachia a livello internazionale, ospite al Festival della Salute di Viareggio - le diagnosi sono più che raddoppiate, e sempre più spesso, tre volte su quattro, la patologia viene scoperta in età adulta. E c'è da dire che si tratta solo della punta dell'iceberg: secondo le ultime stime, sono 350mila i pazienti non ancora diagnosticati".

Ma così come sono lievitati i casi accertati, è cresciuto anche il rischio di falsi positivi. "Tra il 1995 e il 2005 - dice Gino Roberto Corazza - si sono rivolti a me 605 pazienti celiaci: quasi nel 20% dei casi la diagnosi non è stata confermata". Ciò significa quasi una persona su cinque segue un regime dietetico restrittivo senza motivo. E i costi della celiachia non sono affatto bassi. Si aggira attorno ai 150 milioni la spesa complessiva in Italia per gli alimenti senza glutine. Mentre costa 200 euro una visita per la diagnosi dove non si applica il decreto sulle malattie rare che consente la diagnosi gratuita anche ai parenti di primo grado.
la repubblica.it


 
 
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