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Il fumo di terza mano resta per un mese e avvelena le stanze
Test in California. La nicotina si combina con l'inquinamento
MILANO - Non solo fa male fumare, non solo fa male vivere vicino a chi fuma, ma fa male anche stare in una stanza o in un’automobile, dove qualcuno ha fumato il giorno prima, la settimana prima o addirittura il mese prima. Anche il fumo di terza mano provoca danni alla salute e lo fa perchè la nicotina può combinarsi con inquinanti indoor e dare origine a potenti cancerogeni, come le nitrosammine. Questo nuovo e potenziale pericolo è appena stato svelato da uno studio pubblicato su Pnas da un gruppo di ricercatori americani del Lawrence Berkeley National Laboratory, guidati da Hugo Destaillats. Quando il tabacco brucia, la nicotina si trasforma in vapore e viene facilmente assorbita dalle pareti, dai pavimenti, dalle moquette, dalle tende, dai mobili, e vi rimane a lungo. Questa sostanza, che dà dipendenza, ma non è considerata tossica in senso stretto, può reagire, una volta presente nell’ambiente, con l’acido nitroso, un inquinante prodotto soprattutto dalle apparecchiature a gas, e formare così le cosiddette nitrosammine specifiche del tabacco (Tsna). Per dimostrarlo i ricercatori hanno utilizzato, come modello di materiale indoor, superfici di cellulosa e hanno evidenziato come i livelli di nitrosammina, in presenza di acido nitroso, aumentano di circa dieci volte quando è contemporaneamente presente anche fumo di sigaretta. Non contenti, gli studiosi hanno ripetuto l’esperimento nelle cabine dei camion di forti fumatori, analizzando anche il vano porta-oggetti: i motori, infatti, producono acido nitroso che finisce poi nell’abitacolo. E hanno trovato anche qui elevati livelli di Tsna su tutte le superfici. A questo punto la soluzione, per i fumatori incalliti, potrebbe essere quella di fumare all’aperto. Certo, è meglio che accendere la sigaretta al chiuso, ma nemmeno così si eliminano i rischi per sè e per gli altri. Perchè la nicotina impregna i vestiti e la pelle del fumatore: uscita dalla porta, rientra dalla finestra, continuando a inquinare.
RISCHIO PER I BAMBINI - «Il rischio maggiore - ha commentato Lara Gundel, uno degli autori dello studio - è per i bambini. La nicotina finisce sulla loro pelle, basta tenerli in braccio». I danni del fumo attivo e passivo, dal cancro alle malattie cardiovascolari, dall’ictus alle malattie polmonari, sono ben documentati, ma questa è la prima volta che si dimostrano gli effetti del fumo di terza mano. Le nitrosammine cui dà origine, una volta inalati, ingeriti o assorbiti attraverso la pelle, possono essere estremamente pericolose. Per mettersi al riparo non rimane altro che "bonificare" gli ambienti dove si è fumato a lungo, lavando tende, togliendo moquette e cambiando fodera ai divani. Questa nuova ricerca fa nascere qualche dubbio anche a proposito della supposta sicurezza delle sigarette elettroniche che dovrebbero dare le stesse sensazioni della sigaretta, ma senza rischi di cancro. Le e-cigarette contengono alcune sostanze, nicotina compresa, che, grazie a un vaporizzatore, si trasformano in fumo. Quest’ultimo può essere inalato. Dal momento che non contengono tabacco e non richiedono una combustione non sono proibite dalle leggi anti-fumo, ma, alla luce delle nuove scoperte, la nicotina residua potrebbe rivelarsi potenzialmente pericolosa.
CORRIERE.IT
Adriana Bazzi
(abazzi@corriere.it)
12 febbraio 2010
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