Gli scienziati allarmati da una possibile epidemia di cancro alla gola causato dall'infezione da HPV a seguito di sesso orale
Fare sesso, oltre che piacevole, fa anche bene ci dicono gli esperti. Ma c'č un'eccezione: la pratica del sesso orale che, secondo gli scienziati, potrebbe scatenare un'epidemia da papilloma virus (HPV, Human Papilloma Virus).
A lanciare l'allarme sono i medici americani i quali affermano che nel corso degli ultimi due decenni vi č stato un drammatico aumento di casi di cancro alla gola, tanto che s'inizia a temere una vera e propria epidemia.
I dati sono stati presentati la settimana scorsa a una conferenza stampa della American Association for Cancer Research dove si č discusso del collegamento tra il sesso orale e la trasmissione del papilloma virus nei casi di cancro alla testa, al collo e alla gola.
Secondo il dr. Scott Lippman del Thoracic department presso l'University of Texas MD Anderson Cancer Center, l'aumento del tasso d'infezione da HPV a seguito di sesso orale, sarebbe intimamente legato all'aumento dei casi di tumore alla gola, alle tonsille e alla base della lingua.
Lippman ricorda anche che fino a vent'anni fa i casi di infezione da HPV erano circa il 20%, mentre oggi siamo gią arrivati al 60%.
Il dato sconcertante č che la percentuale di cancro alla gola che risulta positiva all'infezione da papilloma virus č in continuo aumento ed č di molto maggiore oggi che non un tempo. Un dato inquietante, quindi, che mostra come le modifiche alle abitudini sessuali possano influire sulla salute pubblica.
Un tempo si dava maggiore peso ad altri fattori come il fumo o l'alcol, ma oggi, sottolineano gli scienziati, la metą dei tumori pare essere causata proprio dall'HPV. E la prova č il fatto che la maggioranza dei pazienti non č formata da anziani, bevitori o fumatori, ma da giovani: un mondo completamente diverso.
(lm&sdp)
lastampa.it