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Ecologia Tristi e aridi tropici

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La fascia delle grandi piogge prossima all'equatore che garantisce l'acqua a quasi un miliardo di persone delle regioni tropicali e subtropicali si sta spostando verso nord

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La regione delle grandi piogge prossima all'equatore che garantisce il rifornimento di acqua a quasi un miliardo di persone delle regioni tropicali e subtropicali sta scorrendo verso nord da quasi 300 anni, probabilmente per il progressivo riscaldamento del globo: lo afferma una ricerca diretta da Julian Sachs, dell'University of Washington, e pubblicata su "Nature Geoscience".

Se questa fascia - nota come zona di convergenza intertropicale - continuerà a migrare verso nord alla velocità di 1,4 chilometri all'anno - la media del periodo considerato - alcune isole equatoriali del Pacifico, ancor oggi caratterizzate da una forte piovosità, si troveranno a dover fronteggiare la siccità entro la metà del secolo. Un eventuale ulteriore aumento delle temperature globali legato al riscaldamento da gas serra potrebbe accelerare il fenomeno.

In quella regione le nubi cariche di pioggia possono raggiungere uno spessore di oltre 10 chilometri dando origine in alcune località anche quattro metri di precipitazioni all'anno. Al di sopra del Pacifico la zona di convergenza intertropicale si estende fra i 3 e i 10 gradi a Nord dell'equatore, a seconda del periodo dell'anno. Recentemente si è ipotizzato che essa non si trovi nell'emisfero meridionale a causa della particolare distribuzione delle masse continentali e della presenza della alta e lunga catena montuosa delle Ande.

Nell'articolo sono presentati dati che provano che circa 350 anni fa, durante la cosiddetta piccola era glaciale, protrattasi dal 1400 a metà del XIX secolo, la zona di convergenza intertropicale abbracciava l'equatore. In particolare, gli autori hanno analizzato i dati relativi ai sedimenti presenti in laghi e lagune di quattro isole del Pacifico in prossimità dell'equatore.

Washington Island, nell'arcipelago di Kiribati a 5 gradi Nord dall'equatore, al margine meridionale della zona di convergenza intertropicale, oggi riceve 2,9 metri di pioggia all'anno, ma durante la piccola era glaciale era arida. E lo stesso vale per l'isola di Palau. Per contrasto, le isole Galapagos, sulla linea dell'equatore nel Pacifico orientale, oggi sono aride, ma in quello stesso periodo godevano di un clima molto più umido.

"Le osservazioni di climi secchi a Washington Island e a Palau, e di un clima umido alle Galapagos fra il 1420 e il 1560/1640 circa - scrivono gli autori - forniscono una forte evidenza di una zona di convergenza intertropicale costantemente collocata a sud dell'Isola di Washington Island (5 gradi Nord) durante tutto quel periodo e forse fino alla fine del XIX secolo."

Secondo gli autori, durante quel periodo la Terra ricevette lo 0,1 per cento in meno di radiazione solare e questo potrebbe avere sospinto la zona di convergenza intertropicale più in prossimità dell'equatore.

"Se nel 1630 la zona era a 550 chilometri, o 5 gradi, più a sud di oggi, deve essere migrata verso nord a una media di 1,4 chilometri all'anno. Se continuasse a questa velocità, nella seconda metà del secolo la zona di convergenza intertropicale sarà a 126 chilometri, 75 miglia a nord della sua attuale posizione." (gg)
lescienze.it


 
 
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