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Fisiologia Col blu più creativo, col rosso ti concentri

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Prove a sostegno dell'influenza dei colori: alcuni colori aiutano a essere più precisi, altri a liberare la fantasia




Vuoi dipingere un bel quadro o scrivere un avvincente romanzo? Scegli come ambientazione una stanza dalle pareti color oceano e vedrai che la vena creativa si sprigionerà, mentre se devi risolvere un grattacapo che esige il miglior grado di impegno e applicazione è caldamente consigliato mettere al proprio Pc uno screen-saver rosso fuoco. Da sei test condotti tra il 2007 e il 2008 su un campione di 600 persone, i ricercatori della University of British Columbia (Canada), guidati dalla studiosa Juliet Zhu, hanno scoperto infatti che il rosso aiuta la memoria e attiva la concentrazione, mentre il blu stimola l'inventiva e la fantasia.

LO STUDIO - Lo studio, pubblicato sulla rivista Science, si è basato su una serie di prove, alcune consistenti nella memorizzazione di una lista di termini, altre nella soluzione di anagrammi e altre ancora nello sviluppo di idee originali, quali per esempio l'invenzione di giocattoli per bambini. I test si sono avvalsi di un computer, il cui colore dello schermo si è alternato tra varie tinte, e in corrispondenza di uno sfondo blu gli studiosi hanno riscontrato un livello di creatività nei compiti quasi doppio rispetto ad altri colori. Allo stesso modo, di fronte a uno sfondo rosso le persone risultavano particolarmente vigili e attente: gli studiosi hanno infatti osservato che nelle prove logico-matematiche e in generale negli esami richiedenti una maggior attenzione rispetto ai dettagli il colore rosso migliorava le performance.

LA SPIEGAZIONE – La ricerca canadese conferma empiricamente molte tesi da tempo sostenute dalla cromoterapia, disciplina antichissima che sin dagli antichi egizi attribuiva alle tinte un forte potere, sia psichico che (addirittura) medico. E senza arrivare a sostenere che il violetto combatte gli attacchi epilettici, come credevano molte popolazioni antiche (attribuendo ai colori anche proprietà mediche), è credibile pensare che la colorazione delle pareti o degli ambienti scolastici, delle etichette o della segnaletica stradale possa influire sulle capacità cognitive e creative. Che il colore del cielo e del mare regali sensazioni rilassanti può essere spiegato con il comune buon senso, e che questa tranquillità emotiva sia una condizione preziosa per liberare la propria fantasia è altrettanto ragionevole. Il rosso invece è stato spesso scelto - non a caso - per indicazioni di pericolo o per sottolineare gli errori (basti pensare alla penna rossa della maestra) o ancora per sollecitare la prudenza e questo fa sì che le persone associno questo colore a un particolare stato di allerta e di attenzione. Lo studio canadese potrebbe trovare importanti applicazioni in moltissimi campi, a cominciare dal marketing per finire con il packaging e la pubblicità.
corriere.it
Emanuela Di Pasqua
06 febbraio 2009


 
 
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