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Da rivedere le stime sull'innalzamento degli oceani
Il peso dell'acqua potrebbe cambiare la rotazione del pianeta
Il nuovo studio tiene conto del peso della coltre antartica che grava sulla terra sottostante, il cui collasso potrebbe perturbare il movimento di rotazione del pianeta Se il riscaldamento globale determinerà un giorno il collasso della coltre glaciale dell’Antartico Occidentale, il risultante sollevamento del livello degli oceani sarebbe ben più significativo di quanto previsto finora.
Secondo le proiezioni passate, il catastrofico incremento dovrebbe essere tra 4,8 e 5,1 metri, mentre in queste ultime - ottenute da uno studio della Oregon State University e dell’Università di Toronto - il valore raggiungerebbe 6,4 metri, con un danno incalcolabile per molti degli insediamenti umani sulle coste.
L’Intergovernmental Panel on Climate Change dell’Onu ha stimato un valore medio di 5 metri e su questo valore si basano molti studi. Tuttavia, tale media teorica non considera molte forze chiave, come la gravità, le variazioni della rotazione terrestre, il sollevamento della terraferma su cui giacciono ora i massicci ghiacciai.
Finora, tale ghiaccio ha conservato una massa complessiva enorme, con un’altezza che arriva a 1800 metri sul livello del mare e potrebbe essere sufficiente a esercitare un’attrazione gravitazionale sull’acqua.
Oltre, a considerare l’effetto gravitazionale, il nuovo studio tiene conto del peso che grava sulla terra sottostante e che, venendo a mancare, potrebbe portare una perturbazione nel movimento di rotazione della Terra su se stessa.
Quando queste forze vengono tenute in conto, il livello del mare intorno all’Antartide si abbasserebbe - secondo le conclusioni dello studio - mentre in molte altre aree, la maggior parte delle quali nell’emisfero boreale, si alzerebbero.
"Se la coltre glaciale dell’Antartide occidentale fondesse completamente, gli effetti sarebbero non solo l’erosione delle coste, ma anche un maggiore danno da eventi meterologici estremi e il cambiamento della salinizzazione delle acque", ha spiegato Peter Clark, geofisico della Oregon State University che ha partecipato alla ricerca.
In conclusione, sottolinea Clark, se e quando avverrà il collasso della coltre antartica non è ancora dato sapere, né quanto velocemente possa verificarsi. Potrebbe non succedere nulla per centinaia di anni, oppure potrebbe fondere solo parzialmente.L’indicazione resta comunque quella di continuare monitorare il cambiamento climatico e il suo impatto sulle masse glaciali di tutti il mondo. (fc)
lescienze.it
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