ROMA - In Australia, ormai, hanno davvero pochi dubbi: la Rete è una minaccia per i matrimoni. A sostegno della tesi ci sono due ricerche parallele dell'università di tecnologia Swinburne di Melbourne e la nascita di un social network per persone sposate aperte a nuove esperienze in chat e non solo. Sulla piattaforma si sceglie che tipo di infedeltà si preferisce e con che tipo di persona. Importante è spedire una foto.
Nello studio pubblicato dall'Australian Journal of Emerging Technologies and Society, le psicologhe Elizabeth Hardie e Simone Buzwell hanno appurato che il 13% dei tradimenti erano nati attraverso relazioni su Internet, tutte di persone sposate. Poi c'è la tesi di dottorato di Heather Underwood, della stessa università ha invece studiato duecento casi per dimostrare come questa tendenza sia in continua crescita, e come i rapporti sentimentali online diventino sempre meno virtuali e sempre più fisici.
Secondo l'Istituto nazionale di studi demografici di Parigi, comunque, il dato certo è che solo il 34% delle donne dichiarano di rimanere fedeli a un solo uomo: l'identico numero degli uomini. C'è però una differenza sostanziale, che nel 1970 le lei fedeli erano esattamente il doppio, il 68%, nel 1950 più del 90. I lui, invece, mantengono una costante: uno su tre ha continuato a fare il tradire e a confessarlo.