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Fisiologia Più virili o più chiaccheroni? E' scritto nelle mani

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Per conoscere la nostra personalità, ma anche certi punti deboli di salute e di psiche, basterebbe misurare la lunghezza delle dita.


GUGLIELMO MONSERTI
Siamo più virili o inclini a disordini alimentari che fanno accumulare chili di troppo? Oppure inguaribili chiacchieroni abili con le parole? Ma anche più vulnerabili all’infarto o alle allergie, oppure dotati della personalità ideale per indossare il camice bianco e fare il medico. A dirlo non è una chiromante, ma lo scienziato John Manning, ricercatore della Scuola di scienze biologiche dell'Università di Liverpool, in Inghilterra. Dopo aver esaminato e confrontato centinaia di mani, e aver pubblicato numerosi studi scientifici sull’influenza dell’asimmetria delle dita sulla salute, Manning ha appena scritto un libro che analizza a fondo la questione. In The Finger Book, edito da Faber, il ricercatore insegna, centimetro e pennarello alla mano, a misurare con precisione la lunghezza delle dita e a confrontare i risultati. Grazie ad apposite mappe e disegni, poi, nel suo libro aiuta a «leggere» i risultati, con un occhio alla salute e uno alla psicologia. «La crescita delle dita del bebè, in particolare dell’anulare – racconta al quotidiano britannico Daily Mail – fin nel pancione della mamma è influenzata dai livelli di testosterone, l’ormone maschile». Questo perché i recettori del testosterone sono localizzati in modo particolare lungo questo dito. Dunque più l’anulare è lungo, spiega Manning, più il proprietario crescendo sarà un tipo «mascolino». Naturalmente la lunghezza delle dita dipende dalla conformazione fisica, perciò per avere un dato obiettivo occorre confrontare l’anulare con l’indice (la crescita nell’utero, in questo caso, è legata agli estrogeni).

È tutta questione di indice (e di anulare) Insomma, il confronto tra la lunghezza di indice e anulare rifletterebbe il rapporto tra mascolinità e femminilità di mente e corpo. Secondo il ricercatore, avere un anulare lungo è una caratteristica tipicamente maschile, mentre un indice «importante» è generalmente femminile. E negli uomini? Secondo il ricercatore, l’indice lungo segnala uomini più «femminili» e sensibili. «Dopo anni di ricerche, durante i quali ho condotto molti esperimenti, ho concluso che ci sono molte cose diverse che le nostre dita possono raccontarci », assicura il ricercatore, invitando i lettori alla scoperta dei segreti scritti nelle dita. In particolare, se l’indice è più lungo dell’anulare, Manning prevede che le donne saranno fantastiche casalinghe, amministratrici in gamba oppure brave operatrici sanitarie. Magari un po’ nevrotiche, e più vulnerabili a tumori precoci al seno. Gli uomini, invece, sarebbero più esposti al rischio di un attacco cardiaco prematuro. Men tre i bimbi saranno più emotivi e si lamenteranno spesso di mal di testa e paure improvvise. Per entrambi i sessi, un super-indice è collegato a una maggior vulnerabilità nei confronti di allergie, eczema, asma e febbre da fieno. Gli uomini tendono ad avere meno figli rispetto a quelli con super-anulari. Mentre le donne sono più esposte ai disordini alimentari, in particolare alla bulimia. Infine una nota positiva: secondo il ricercatore, chi ha un indice lungo sarà particolarmente abile nell’usare le parole.
lastampa.it


 
 
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