ROMA
Il volume del nostro cervello? È proporzionale a quanto alcol beviamo. O meglio, più eccediamo con i drink, maggiormente ne risente la materia grigia, che si “rimpicciolisce” con tutte le conseguenze del caso. Lo hanno rilevato gli scienziati del Wellesley College (Usa), che hanno osservato 1.839 di persone adulte, in media di 60 anni, fra i partecipanti al Framingham Heart Study, e che con le loro analisi si sono guadagnati le pagine della rivista “Archives of Neurology”.
Con l’avanzare dell’età - ricordano gli studiosi - il volume del cervello diminuisce di circa l’1,9% per decennio, a fronte di un aumento delle lesioni della materia bianca, più sostanziose in caso di malattie neurodegenerative. Ma essendo stato precedentemente dimostrato che un consumo moderato di bevande alcoliche abbassa il rischio di danni al sistema cardiovascolare, e poiché il cervello riceve il sangue proprio da questo sistema, si era ipotizzato che piccole quantità di alcol potessero attenuare il declino del volume cerebrale legato all’invecchiamento.
Fra il 1999 e il 2001, i partecipanti allo studio sono stati sottoposti a risonanza magnetica, esami sullo stato di salute e questionari sul consumo di alcol. «La maggior parte dei pazienti - dicono gli autori dell’indagine - ha riferito un consumo modesto di bevande alcoliche. Ma abbiamo rilevato una significativa relazione lineare fra alcol e volume del cervello». E anche se gli uomini sono soliti bere di più, nelle donne questo collegamento è più evidente, probabilmente a causa di fattori biologici. «Ora - assicurano - sono necessari studi di prospettiva longitudinali per confermare i dati che confermano come i drink non siano affatto protettivi nei confronti del cervello».