Chi pensa che fumare sigarette «light» sia un vantaggio rispetto al rischio di ammalarsi di tumore sbaglia di grosso.
Anzi, il boom negli ultimi anni di sigarette leggere e con filtro ha portato a un cambiamento nella tipologia del tumore ai polmoni: chi fuma le light tende ad aspirare più in profondità, andando a interessare una zona più profonda, a livello alveolare, dove le cellule reagiscono in modo diverso, dando vita agli ademocarcinomi non squamosi, ben più aggressivi e con metastasi più frequenti rispetto ai tumori squamosi. È l’allarme lanciato dal prof. Cesare Gridelli, direttore della divisione di Oncologia Medica all’Ospedale Moscati di Avellino.