Roma, 23 mag. (Adnkronos Salute) - Un rimedio semplice ed economico per evitare la sindrome da jet lag? Saltare i pasti. Lo suggerisce ai viaggiatori uno studio dei ricercatori dell'Harvard Medical School e del Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston (Usa), condotto su topolini geneticamente modificati e pubblicato su 'Science'. Nel nostro organismo, spiega il team di Clifford Saper, esistono infatti due orologi biologici: quello che regola i ritmi circardiani, e quello che registra i tempi dei pasti. E' proprio ritoccando quest'ultimo che i viaggiatori potrebbero superare meglio i fastidi tipici del jet lag.
Per capire il rapporto tra i due orologi, gli studiosi hanno esaminato il cervello degli animaletti. L'orologio dei pasti entra in funzione quando c'è scarsità di cibo, facendo in modo che l'animale non possa dormire finchè non ha trovato da mangiare. Per verificare la loro ipotesi, i ricercatori hanno creato un topolino ingegnerizzato e privato di un gene chiave per il funzionamento dell'orologio (BMAL1), che poi hanno riposizionato - in vari momenti - in diverse parti del cervello. Così hanno scoperto che, quando il gene veniva posto nel nucleo dorsomediale (un'area dell'ipotalamo), si riassestava il ciclo dei pasti. In piu' osservando i topolini il team ha visto che l'orologio dei pasti poteva bypassare quello circadiano, tenendo svegli gli animali finché non facevano il pieno di cibo.
Insomma, questa scoperta potrebbe tornare utile a chi viaggia spesso: modificando gli orari dei pasti e optando per qualche studiato digiuno, potrebbe superare meglio i disturbi derivanti dal jet lag.