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Musicoterapia La miglior palestra? Il ballo

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Ballare salsa e merengue fa bene al cuore Cardiopatici, andate a ballare», fa bene ed è più divertente della sola ginnastica riabilitativa in palestra. L'invito arriva dal Congresso Mondiale di Cardiologia di Barcellona, dove è stato presentato uno studio messicano che dimostra come la danza usata da terapia riabilitativa porti maggiori benefici della cyclette o della ginnastica aerobica. Un vantaggio per la salute e per la qualità di vita dei pazienti con malattie di cuore. La ricerca «Dancing for Cardiac Exercise study» è stata svolta presso il National Institute of Cardiology «Ignacio Chavez» di Mexico City e non stupisce che arrivi proprio da un Paese latino americano dove la musica e la danza sono da sempre in primo piano.


L’esperimento dei ricercatori messicani
I ricercatori messicani hanno arruolato 39 pazienti con problemi cardiaci e li hanno divisi in due gruppi: i 19 pazienti del primo gruppo sono stati assegnati a un corso con insegnanti di ballo professionali: tra le danze fra cui scegliere salsa, rock & roll, danze cubane e anche più tranquilli blues, da praticare per 30 minuti al giorno, cinque giorni alla settimana per un periodo di quattro settimane. I restanti 20 malati hanno invece seguito un programma di esercizi convenzionali sulla cyclette, in palestra. Tutti sono stati monitorati anche da personale specializzato nella riabilitazione cardiaca per quanto riguardava la pressione del sangue e controllati con elettrocardiogramma in registrazione continua. I medici hanno anche aiutato i pazienti a tenere sotto controllo vari fattori di rischio cardiovascolare, informandoli con opuscoli, offrendo loro sessioni di terapie rilassanti e controlli nutrizionali. E hanno misurato la loro forma fisica con alcuni test prima e dopo le quattro settimane.


La capacità fisica aumentata del 31%
I risultati sono stati chiari: entrambi i gruppi hanno ricevuto dal trattamento significativi benefici. In particolare, però, i pazienti che avevano ballato avevano aumentato la loro capacità fisica del 31%, mentre chi aveva fatto palestra del 28%. «Non vediamo l'ora - ha commentato il coordinatore dello studio, Hermes Ilaraza - di introdurre la danza nella terapia dei pazienti cardiopatici: la capacità di esercizio di un cardiopatico è correlata con il rischio di morte. In altre parole, se una persona aumenta le sue capacità di esercizio fisico, probabilmente diminuiscono le sue probabilità di morire. Quindi: muovi il tuo corpo, balla».
lastampaweb.it 2006


 
 
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