Nei prossimi decenni si perderanno cinque specie all’anno
Il tasso attuale dell'estinzione delle specie di uccelli è molto superiore rispetto alle stime precedenti. E potrebbe accelerare in modo drammatico a causa dell'influenza delle attività umane. Sono queste le conclusioni di uno studio pubblicato sulla rivista “Proceedings of the National Academy of Sciences” da un gruppo di ricercatori coordinati da Stuart Pimm della Duke University nel North Carolina. Secondo lo studio, nei prossimi decenni la media di specie avicole che andranno a estinguersi sarà di cinque all'anno. All'inizio del prossimo secolo, in totale le specie scomparse potrebbero essere 1300.
Fino a oggi, il tasso di estinzione dei volatili era considerato essere molto più lento. Studi precedenti avevano suggerito infatti che solo 130 specie fossero scomparse dal 1500 a oggi, con un tasso di estinzione pari a una specie ogni quattro anni. Queste stime sono state contestate da Pimm sulla base di vari fattori tra i quali il fatto che ci sono delle specie non più avvistate ma che non sono state ancora dichiarate estinte. Da qui l'ipotesi che il tasso di estinzione dal 1500 a oggi sia stato di una specie l'anno. Un tasso che sarebbe potuto essere ancora più alto, se negli ultimi anni non fossero stati messi in atto una serie di sforzi di protezione ambientale. Ma la distruzione degli habitat, l'arrivo di specie invasive e i cambiamenti climatici potrebbero sovvertire l'esito di questi sforzi. E il tasso di estinzione potrebbe salire fino a 10 casi all'anno, portando alla scomparsa del 12% delle specie di uccelli conosciute entro la fine del secolo. Le zone più colpite da questo processo sono quelle più popolate, come l'Europa, l'America del Nord e l'Asia Orientale, che hanno già perso una grande frazione della loro popolazione di uccelli. Prima dell'impatto rappresentato dalla civiltà moderna, il tasso di estinzione era molto più lento, una sola specie al secolo.