06.07.2006
Le emissioni mondiali di biossido di carbonio dovute alla combustione dei combustibili fossili stanno alterando drasticamente la chimica degli oceani, minacciando gli organismi marini, compresi i coralli. È quanto emerge dalla lettura del rapporto "Impacts of Ocean Acidification on Coral Reefs and Other Marine Calcifiers," stilato dai ricercatori del National Center for Atmospheric Research (NCAR) di Boulder, in Colorado.
Secondo il rapporto gli oceani del pianeta hanno assorbito 118 miliardi di tonnellate di carbonio tra il 1800 e il 1994. Gli oceani sono naturalmente alcalini, ma l’interazione con il biossido di carbonio li sta rendendo più acidi. L’aumento di acidità diminuisce la concentrazione di ioni carbonato, che molti organismi marini utilizzano per produrre scheletri di carbonato di calcio, come nel caso dei coralli.
"È chiaro che la chimica dell’acqua marina è destinata a cambiare nei prossimi decenni e secoli con modalità che altereranno fortemente la vita” ha spiegato Joan Kleypas, primo firmatario dello studio. “Stiamo cominciando solo ora a comprendere le complesse interazioni tra le variazioni chimiche su larga scala e l’ecologia marina. È cruciale poter sviluppare strategie di ricerca che consentano di comprendere meglio i punti deboli degli organismi marini che si possono evidenziare a lungo termine in seguito a tali cambiamenti.”