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Sostanza cancerogena negli imballaggi di 31 alimenti alimenti
E' la pericolosa formaldeide
Lunedí 24.07.2006 19:48
Formaldeide in elevate quantità nelle confezioni di molti alimenti come fette biscottate, sale, tè e pasta nei contenitori per panini dei fast food, e negli imballaggi dei bicchieri di palstica. Lo ha rilevato Legambiente attraverso una ricerca commissionata, insieme al gruppo dei Verdi della regione Lombardia, al dipartimento di Chimica dell'università di Pavia in collaborazione con il laboratorio Analytica. La formaldeide è una sostanza altamente cancerogena, secondo lo Iarc (Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro), che l'ha inserita nel primo gruppo delle sostanze cancerogene. L'Unione europea tuttavia, osserva Legambiente, non ha ancora riconosciuto questa sostanza come "sicuro cancerogeno per l'uomo".
La ricerca condotta dall'università di Pavia ha analizzato 31 campioni rilevati nei supermercati e ha rilevato una preoccupante quantità di formaldeide in molti di essi. Il livello più alto è stato trovato in una confezione di fette biscottate (52 milligrammi per chilogrammo). Seguono una confezione di sale marino (45,3), un contenitore per panini di un fast food (44,7), una confezione di pasta (31), un contenitore di bustine di tè deteinato (30,2) e uno di soia vegetale (30). Il livello più basso è stato invece riscontrato nei bicchieri di plastica (1,3).
La formaldeide, sostengono allo Iarc dopo uno studio condotto nel 2004, può provocare diversi tipi di tumore in base al tipo di contatto con essa. In caso di inalazione può provocare cancro a naso e faringe. In generale però questa sostanza altamente irritante provoca mutazioni e tumori, in particolare la leucemia. Lo spunto per la ricerca, spiega Legambiente in una nota, è venuto dal Consorzio dei riciclatori (Conapi) i quali hanno
rilevato la presenza di formaldeide nei rifiuti degli imballaggi che vengono poi riciclati. Una presenza che fa sospettare l'uso di formaldeide già durante la produzione di imballaggi. "L'industria della carta - conclude Legambiente - sostituisca le sostanze pericolose per la salute con composti più sicuri".
libero.it 2006
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