Dati confortanti, ma un terzo dei vegetali presenta ancora minimi residui di pesticidi, che sono tossici anche in dosi minime.
Sulle tavole degli italiani frutta e verdura sempre più sicure. Lo conferma il dato medio emerso dal confronto dei risultati dei controlli sui residui di agrofarmaci effettuati dalle istituzioni pubbliche, enti privati e associazioni di consumatori che si occupano di sicurezza alimentare, che si sono incontrate il 21 marzo a Roma a "Mangiare informati". La prova scientifica viene da 10 milioni di analisi condotte su 50 mila campioni. La quasi totalità delle produzioni commercializzate in Italia rispetta i limiti di legge (dal 97 al 98% dei campioni sono entro i limiti di legge), ben oltre la metà è assolutamente priva di residui (dal 64% al 67%) e solo una minima parte presenta residui di agrofarmaci oltre i limiti di legge (tra l’1,5 e il 3% dei campioni). "La convergenza dei risultati che emergono dal confronto dei vari dati relativi alla sicurezza di frutta e verdura in Italia non può che confortarci circa l’affidabilità del sistema dei controlli presenti nel nostro Paese frutto di una più che positiva sinergia fra tutti coloro che a vario titolo si occupano di portare sulle tavole degli italiani prodotti buoni, genuini e sicuri, così importanti per la salute del cittadino e così tanto cari ai nostri costumi e alle nostre storiche tradizioni culinarie" – ha commentato il sottosegretario alla Salute Cesare Cursi - "in termini di residui di agrofarmaci, il cibo italiano è infatti oggi il più sicuro in Europa, come dimostrato dai Rapporti Annuali della Commissione Europea".