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Fumo 11. L'alimentazione per chi smette di fumare

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Seguire un'alimentazione corretta in questi casi è
fondamentale...   

Articolo
di Luciano Rizzo

Curare l’ alimentazione
per chi smette è basilare. 

La colazione al mattino deve
essere sostanziosa, per evitare di sentire cali di
energia che porterebbero alla sigaretta. 

Il pranzo deve
essere leggero, perché spesso si ritorna al lavoro dopo
poco tempo;  cibi inadeguati porterebbero a quel senso
di sonnolenza che il corpo traduce come stanchezza, e
che cercherebbe immediatamente di compensare con la
nicotina. 

In alternativa è consigliata la famosa siesta
che permette alle ghiandole endocrine di riposare e di
funzionare meglio. Con un’ avvertenza: il riposare
distesi subito dopo un pasto abbondante rallenta di
molto la velocità digestiva, col risultato che ci si può
alzare con un peso addominale e la digestione più
difficoltosa. Questo effetto fa perdere energia ed è
naturalmente indesiderato per chi soffre di un problema
proprio nella produzione degli ormoni che presiedono al
metabolismo. Per questo mai riposare distesi se a
stomaco pieno. Piuttosto dormicchiare in una poltrona...

Assai utile è l’ utilizzo di
cibi integrali di coltivazione biologica: si tratta di
cibi più ricchi di minerali e vitamine rispetto a
quelli da coltivazione intensiva e, inoltre,
assolutamente privi di quei antiparassitari che
interferiscono col sistema immunitario e con la
produzione di energia.

Tra le proteine le migliori sono
sicuramente il pesce ( ricco di acidi grassi che
intervengono nella produzione degli ormoni), le uova
biologiche e le carni bianche.

A metà mattina, per spezzare
qualche attacco di appetito che può comparire se c’è
molta distanza dall’ orario di pranzo, è doveroso
avere sempre con se un frutto. E' una fonte preziosa di
vitamina C, che nei fumatori è cronicamente carente, e
di fruttosio, uno zucchero naturale che 
ci dà energia lentamente ma costantemente, senza
eccessivi sbalzi ormonali.

 
 
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