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Ecologia I cambiamenti climatici fanno strage nei paesi poveri

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La salute delle popolazioni più povere del pianeta si aggrava a causa dei cambiamenti del clima e dei maggiori rischi ambientali



Secondo l'ultimo rapporto della World Bank: Environment Matters 2005, elaborato in collaborazione con la Who (l'Organizzazione mondiale della sanità delle Nazioni Unite) e pubblicato ieri, circa un quinto delle infezioni e delle malattie nei Paesi in via di sviluppo sono causate da fattori ambientali compresi i cambiamenti climatici e l'inquinamento atmosferico ed idrico. L'alto tasso di rischi per la salute e di problemi sanitari per la popolazione dei Paesi in via di sviluppo è diventata una delle cause più importanti che impedisce o rallenta lo sviluppo socio economico ed il raggiungimento di migliori condizioni di qualità della vita. In aggiunta ai cambiamenti del clima ed agli altri fattori ambientali, ci sono anche cause antropiche quali il crescente uso di pesticidi, di sostanze chimiche tossiche e di rifiuti pericolosi che aggravano ulteriormente la situazione sanitaria.

Per quanto riguarda i cambiamenti del clima il rapporto dice che i cambiamenti climatici, se considerati complessivamente sia come causa diretta che indiretta, degli effetti sulla salute, si stanno rivelando come il fattore principale del benessere sanitario delle popolazioni . Tra le cause dirette va evidenziato che con i cambiamenti climatici le variazioni di temperatura ed umidità in molte aree del pianeta, hanno favorito la ploriferazione di batteri e parassiti pericolosi per la salute e, di pari passo, anche la diffusione fino a latitudini temperate di malattie infettive tipiche della zona intertropicale, come la malaria, la dengue ed altre malattie tropicali.
Tra le cause indirette va evidenziato che con i cambiamenti climatici la diminuzione delle precipitazioni in molte aree subtropicali hanno creato una maggiore scarsità d'acqua che aumenta i fenomeni di inquinamento idrico e impedisce la creazione di adeguati servizi igienico sanitari. Ma anche l'eccesso di precipitazioni come alluvioni ed inondazioni causati dall'intensificazione dei cicloni tropicali hanno creato situazioni che da una parte portano a distruzione di abitazioni e di interi villaggi con migliaia di morti, vittime dirette di tali catastrofi e dall'altra portano alla distruzione di un'agricoltura di sopravvivenza, già povera, e al danneggiamento delle fonti di sostentamento di popolazioni, già in precarie condizioni sanitarie che, pertanto, diventano più facilmente preda di infezioni e malattie.

Quantunque l'AIDS, l'alcool ed il tabacco siano le principali cause di morte nei paesi poveri, tuttavia almeno 150mila morti premature vanno attribuite direttamente ai cambiamenti. Poi ci sono i fattori indiretti del clima e le altre cause ambientali. Per esempio ci sono 2 milioni di decessi l'anno per mancanza d'acqua e acqua inquinata, più di due milioni di morti per inquinamento atmosferico, milioni di morti (il numero è imprecisato) per l'uso di pesticidi, sostanze tossiche e pericolose, che colpiscono soprattutto i bambini esposti senza cautela a queste sostanze ed in particolare quei bambini sfruttati con il lavoro minorile. Insomma il quadro che delinea la World Bank in collaborazione con la Who è veramente impressionante.
Il rapporto è in Internet.

(07 Ottobre 2005)


 
 
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