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Editoriali Le regioni finanziano 60 progetti di Medicina Alternativa

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Quattro milioni per la ricerca: l´omeopatia non è più un tabù

Fonte: La Repubblica
Martedì, 26 ottobre 2004

di Giuseppe Del Bello


Omeopatia, fiori di Bach, agopuntura, medicina tradizionale cinese e tanti altri sistemi terapeutici, già utilizzati da milioni di pazienti in tutta Italia, entrano oggi a pieno titolo nel sistema sanitario regionale. La Campania è, dopo la Toscana, la regione più sensibile alle esigenze della medicina non convenzionale. Un record positivo che finalmente corregge i guasti dei "Lea", i livelli minimi assistenziali, da cui lo Stato aveva escluso trattamenti alternativi a quelli della medicina ufficiale.

Con un decreto dirigenziale la Regione ha infatti approvato 26 progetti per la ricerca e 60 per l´assistenza della Medicina non Convenzionale con uno stanziamento di quattro milioni di euro. Con il primo, le Asl e gli ospedali, aprono le porte della ricerca "alternativa" agli specialisti che potranno finalmente portare avanti i propri studi comparitivi per verificare, dati alla mano, la validità dei protocolli suggeriti. Il secondo è invece destinato all´assistenza. Vuol dire che gli ambulatori già presenti nei distretti e nei presidi ospedalieri saranno potenziati, mentre altri ne saranno istituiti. Già oggi in città, ma anche in regione, i seguaci del remedium omeopatico o dell´agopuntura cinese o di altre discipline orientali e non, possono riferirsi ad alcune strutture ambulatoriali: per esempio al San Paolo, al Loreto Crispi, al Cto, al San Giovanni Bosco, all´Elena d´Aosta, al Cotugno, all´Annunziata e al distretto 44.


Dodici i progetti proposti da specialisti della Asl Napoli 1 (l´azienda sanitaria metropolitana), gli altri sono arrivati dalle Asl e dagli ospedali sparsi sul territorio, come il Santobono (polo pediatrico napoletano), il Rummo di Benevento e il Moscati di Avellino. La selezione dei programmi da realizzare è stata affidata alla Commissione regionale coordinata da Rosario Pennacchio che già annuncia l´attivazione di nuovi ambulatori. Soddisfatto, ma rigoroso il commento del manager della Napoli 1 Angelo Montemarano: «Vigilerò attentamente affinché i fondi vengano davvero indirizzati dove previsto».


 
 
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