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Come uscire dalla crisi economica
Sarebbe bene che questo scritto arrivasse a chi governa.
Se esprimiamo abbondanza creeremo abbondanza.
Qualche tempo fa il governo ha invitato i cittadini a spendere per incentivare l’economia. Sull’argomento sono anche comparsi in Tv alcuni spot pubblicitari, che mostravano persone che fanno la spesa e venivano elogiate perché sostengono l’economia.
L’idea era giusta, ma presa dalla parte sbagliata, perché si rivolgeva agli utenti finali e non ai fornitori. Sono loro, infatti, che per paura di non guadagnare abbastanza rialzano i prezzi.
Per ottenere un cambiamento in positivo, bisogna quindi spiegare ai fornitori che è meglio seguire il Tao quando dice “Per ricevere bisogna dare”. Stiamo parlando di una semplicissima legge di natura, una legge fisica con tanti esempi. E’ la legge degli opposti per cui, spesso, per ottenere una cosa bisogna fare il contrario.
Per esempio tutti sanno che “Per contrarre una molla di più bisogna estenderla”. Applicando allo stesso modo questa legge nel commercio, “Per vendere bisogna comprare”.
In tutte queste situazioni, chi vuol ricevere deve permettere che l’energia fluisca, innescando il flusso donando un po’ di quanto vuol ricevere. Per questo, se desiderate che le vostre transazioni d'affari vadano bene, trovate il modo di dare in ogni transazione un pochino di più di quanto concordato. Dopo che la trattativa è conclusa e tutte le parti sono d'accordo, trovate un modo di consegnare più di quanto originariamente pattuito. In tal modo, si mette in moto una serie di eventi che crea un maggior flusso di energia.
L'applicazione di questa Legge è all’origine della famosa “decima” e dell'espressione "la dozzina del panettiere". Quest’ultima ha avuto inizio quando un giovane panettiere cominciò a dare qualcosa di più ai suoi clienti come espressione di abbondanza. Egli prese l'abitudine di mettere tredici pagnotte per ogni dozzina, anziché dodici. In tal modo egli generò un flusso di abbondanza e la sua panetteria prosperò.
Cos succede invece in questa crisi economica? Per paura di non guadagnare abbastanza, tutti hanno alzato i prezzi. Ma le paghe non sono aumentate di conseguenza. In tal modo si è ottenuta una crisi doppiamente grave: oltre all’aumento del 20% dovuto all’Euro, c’è anche il calo di incassi del 20% delle vendite. Risultato: calo della ricchezza del 40%, nessuno compera più nulla, e molte persone sono arrivate alla soglia della povertà. Situazione paradossale, perché mai nella storia c’è stata così abbondanza di cibo, merci e beni materiali. Basta pensare che qualsiasi utilitaria alla portata di tutti è più sofisticata e comoda di ciò che avevano i nostri genitori!
In questa situazione è bene che tutti i fornitori si pongano la seguente domanda: A parità di guadagno, meglio pochi clienti che pagano caro e sono insoddisfatti o molti clienti che pagano poco e sono contenti?
La risposta è facile. E allora cambiamo rotta: in ogni trattativa, dopo che l'accordo è stato raggiunto, cerchiamo di dare un pochino di più. In questo modo viene messo in moto l'esercizio della vera abbondanza, l'espressione di tutta la ricchezza che tutti noi possediamo, ben più di tutti i nostri avi messi insieme. In questo modo introdurremo la vera abbondanza nella vita di tutti i giorni. Traducendo in pratica, invece di alzare i prezzi facciamo una svendita “vera” che dura tutto l’anno! Inneschiamo una “spirale di abbassamento dei prezzi”. Questo creerà automaticamente un vuoto che materializzerà infallibilmente l’abbondanza nella realtà di tutti. Perché, come dicono i saggi taoisti, “Per creare un pieno bisogna creare un vuoto”.
Luciano Rizzo
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