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Apnea notturna e farmaci
Date: Sabato, maggio 08 @ 00:10:40
Topic Farmaci


Maggiori probabilità di soffrire di apnea ostruttiva notturna per coloro che assumono farmaci antipertensivi e antidepressivi.


Lo rivela uno studio condotto dai ricercatori dello Sleep Disorders Center di Salt Lake City (USA) su un campione di oltre 200.000 persone e pubblicato sulla rivista Chest.

L'apnea ostruttiva notturna è un problema caratterizzato da un russare in modo molto rumoroso con attacchi di soffocamento. Può portare a conseguenze anche gravi, come patologie cardiovascolari e fenomeni legati all’ipossigenazione notturna cronica, oltre a comportare sonnolenza diurna, con conseguente diminuzione del rendimento scolastico o lavorativo e maggior rischio di incidenti alla guida e sul lavoro.

Si verifica quando la lingua è risucchiata indietro in completa opposizione con la parete posteriore della faringe e l’aria non è più in grado di raggiungere i polmoni.

L'occlusione della faringe non cessa finché il biossido di carbonio nel sangue non raggiungerà livelli tali da svegliare con una sonora sbuffata il paziente che, quasi immediatamente, si riaddormenterà. Questo fenomeno può ripetersi anche un centinaio di volte nel corso della notte senza che la persona al mattino ne abbia alcun ricordo.

Le persone in sovrappeso soffrono più spesso di questo disturbo. Non sempre chi russa soffre anche di apnea notturna, ma il contrario invece è la regola. Colpisce circa il 4 per cento della popolazione adulta e circa il 26 per cento delle persone che ne soffrono ha contemporaneamente problemi di riniti.

I ricercatori hanno esaminato i dati relativi a 212.972 pazienti che avevano assunto farmaci antipertensivi e antidepressivi. L’obiettivo era valutare l’eventuale presenza di un’associazione tra il consumo di questi medicinali e il verificarsi di episodi di apnea ostruttiva notturna. Per le tre fasce d'età considerate (20-39 anni; 40-59 e oltre 60) i ricercatori hanno registrato delle percentuali di incidenza di apnee ostruttive maggiori per coloro che assumevano contemporaneamente queste due classi di farmaci (18,3 – 5,72 – 4,47 per cento per gli uomini; 17,43 – 7,29 – 2,72 per cento per le donne).
Fonte: Yahoo!Salute

NDR: I farmaci evidentemente rallentano il flusso linfatico, e in posizione distesa ciò provoca il rigonfiamento della mucosa respiratoria, causando il disturbo.

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