Casa mia, casa mia per piccina che tu sia, quanto inquini è una follia!!
Comunemente quando si affronta il tema dell’inquinamento ambientale, ci si sofferma esclusivamente su quelle che sono le fonti dirette e tangibili del problema: il traffico automobilistico, l’industria chimica, quella metallurgica,…
In questo modo vengono tralasciati tutti quei settori che, seppur in maniera indiretta e trasversale, sono coinvolti nel processo di inquinamento del pianeta.
Il settore edilizio rappresenta il principale responsabile di questa situazione che, se non affrontata e risolta in tempi brevi, andrà via via peggiorando.
I dati parlano chiaro: l’edilizia utilizza il 45% dell’energia prodotta in Europa e il 50% delle risorse naturali; inoltre da sola produce il 50% dei rifiuti industriali, nonché il 50% dell’inquinamento atmosferico.
La radice del problema risiede nel cattivo uso che viene fatto della casa. Attualmente la casa vive all’interno di un processo di linearità, piuttosto che di circolarità, in cui tutto viene “consumato” anziché “utilizzato”: ciò che nella casa entra sotto forma pura di aria, energia e acqua, ne esce inquinato (gas, acqua) o inutilizzato (calore).
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