Libera più diossina di un inceneritore?
La grigliata di un paio d'ore, con quattro persone a mangiare sul
prato al sole, equivale ad accendersi fra le 120.000 e le 220.000 sigarette,
il contenuto di 11.000 pacchetti.
Con questa nota di allarme Robin des Bois, organizzazione impegnata nella difesa
dell'ambiente e della salute, ha fatto ricorso all'Agenzia francese di
sicurezza sanitaria degli alimenti (Afssa), allertando allo stesso tempo le
associazioni di consumatori. La ricerca è stata pubblicata dalla Food Standards Agency americana.
«Le concentrazioni medie misurate attorno ad un barbecue - spiega
l'associazione - sono di 0,6-0,7 nanogrammi per metro cubo, cioè 6-7 volte
la norma autorizzata per le emissioni degli inceneritori di rifiuti
domestici».
La carbonizzazione delle carni genera più idrocarburi
aromatici policiclici di quelli prodotti con la cottura nel forno. Questi elementi sono cancerogeni per gli animali e
probabili per l'uomo.
Stando agli esperti dell'Afssa, la pericolosità è dovuta in
gran parte alla durata della cottura e al tipo di griglia utilizzata: un barbecue elettrico risolverebbe tutti i problemi:
niente diossine e meno fatica.
Ma non sarà che la carne stessa ha più tossine di quel che si pensi?
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