A minacciare l'equilibrio ecologico non è solo l'incremento della popolazione mondiale, ma anche l'aumento delle abitazioni.
"Avere più case con meno persone e quindi una maggiore privacy e libertà ha un pesante costo ambientale", commenta Jianguo Liu, capo del team di scienziati della Stanford University e della Michigan State University, impegnati a determinare l'impatto ambientale delle nuove abitazioni.
Lo studio ha evidenziato che, dappertutto, la dimensione delle abitazioni tende a diminuire, anche se il numero totale aumenta. Infatti, rispetto a qualche decennio fa, quando nelle case abitavano più generazioni di una stessa famiglia, oggidì gran parte delle abitazioni sono occupate da un solo nucleo familiare o addirittura, visti i tassi di divorzio e la riduzione dei matrimoni, da una sola persona.
E tutto ciò comporta un'ulteriore allargamento delle città, nonchè un forte spreco di risorse.
In molti Stati, Liu ha scoperto che il tasso di incremento delle case tra il 1985 e il 2000 è stato più alto di quello del numero di abitanti (3,1 contro 1,8), anche per quelli, come Italia, Portogallo e Spagna, dove la crescita della popolazione è zero. (fonte: www.ulisse.sissa.it - 13 gennaio 2003)
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