In Australia la Philip Morris introduce il divieto di fumare nei suoi stabilimenti.
Grazie all’agguerrita campagna antifumo condotta in Australia, la Philip Morris si è trovata costretta a vietare di fumare all’interno dei suoi stabilimenti, salvo in apposite zone ventilate. Secondo il direttore del gruppo anti fumo Quit Australia, Todd Harper, la decisione presa dal colosso del tabacco rappresenta un importante passo avanti per i dipendenti della Philip Morris, ma non una vittoria decisiva. Resta ancora da risolvere il problema dell’offerta gratuita di sigarette. I dipendenti, infatti, hanno diritto a 4 stecche al mese come parte del loro compenso salariale, o in alternativa, a una somma in contanti pari a 4300 euro. Accanto al problema della rivendita illegale delle sigarette gratuite, si ravvisa il pericolo che possano venir mandati alla società messaggi ambigui e incentivanti il consumo di sigarette.
(tratto da Il Piccolo- novembre 2002)
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