A volte neppure il pesce basta a salvaguardare dalle malattie cardiovascolari.
Secondo l'American Heart
Association, il consumo di pesce e olio di pesce, ricchi nel contenuto
di acidi grassi omega-3, contribuisce a ridurre il rischio di trombosi e
protegge il cuore dalle aritmie. Tuttavia nei pazienti soggetti a
patologie cardiovascolari, o con un alto contenuto di trigliceridi nel
sangue, il solo consumo di pesce grasso potrebbe non essere sufficiente.
D'altra parte, un sovradosaggio di omega-3 andrebbe
sconsigliato poichè può causare sanguinamenti, così come pure va
tenuto sotto controllo il consumo di pesce da parte di bambini e donne
in gravidanza, per la possibile presenza di mercurio, diossina e altri
componenti tossici per l'organismo nei pesci di grandi dimensioni.