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Internet è una droga?
Date: Sabato, maggio 18 @ 23:40:26
Topic Elettrosmog


Se usato male può dare disturbi cognitivi
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2019

L’uso problematico di internet, tra videogiochi, azzardo on line e social media, è in grande espansione e ormai viene riconosciuto come problema per la salute pubblica globale, soprattutto per la fascia della popolazione giovanile. All’inizio del 2018, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha inserito il disturbo da gioco d’azzardo on line (gaming disorder) tra le dipendenze. Più recentemente, il rapporto Status of Mind curato dalla Royal Society for Public Health (RSPH) e Young Health Movement (YHM) sugli effetti (positivi e negativi dei social media sulla salute dei giovani, ha individuato Instagram e Snapchat come i social più dannosi per il benessere psicologico dei ragazzi, mentre YouTube avrebbe l’impatto più positivo. Molte ricerche sperimentali indicano anche che chi vive troppo online può subire un significativo deterioramento cognitivo. Un allarme che è stato confermato da una meta-analisi pubblicata sul British Journal of Psychiatry, una revisione sistematica degli studi sul tema.

In particolare i giovani:

sono più impulsivi (compromissione del controllo inibitorio)
meno efficienti nel prendere decisioni
hanno un deterioramento della memoria di lavoro (il mantenimento temporaneo delle informazioni necessarie a portare a termine un compito cognitivo o un comportamento finalizzato, meccanismi fondamentali nel ragionamento, nelle decisioni e nei comportamenti adattativi ed efficaci).
Questi tratti di deterioramento cognitivo sembrano peraltro indipendenti dal tipo di comportamento online. In altre parole: non c’è sostanziale differenza tra chi è dipendente dal gioco online e chi ha un uso compulsivo dei social media. Allo stesso tempo, queste compromissioni delle funzioni cognitive sembrano indipendenti dall’età, dal sesso, dall’area geografica e da altri disturbi del comportamento.

La realtà che emerge dalla meta-analisi testimonia che gli strumenti della vita on line, e in particolare quelli di intrattenimento, sono sempre più costruiti a partire dalla conoscenza dei meccanismi neurobiologici e psicologici verso cui è possibile mirare e far leva per ottenere forme di crescente ingaggio e attaccamento da cui realizzare profitti. Molti di questi dispositivi sono ingegnerizzati per indurre dipendenza, che spesso si traducono in un uso problematico di internet.

Riferimenti: Cognitive deficits in problematic internet use: meta-analysis of 40 studies, The British Journal of Psychiatry.

https://www.galileonet.it/deterioramento-cognitivo/ (modificato)

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