Biospazio

Bambini e bugie
Date: Sabato, gennaio 17 @ 00:06:33
Topic Infanzia


Meglio non punirli se le dicono

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2015

STEFANO MASSARELLI
Alcuni lo fanno per attirare l’attenzione, altri per tirarsi fuori dai pasticci. La realtà è che non c’è bambino che non abbia detto almeno una bugia al proprio genitore, all’insegnante o all’amichetto e, a voler essere ancor più onesti, non tutti quelli che mentono sono così “cattivi” come si dice. Soprattutto, mettere un bambino in castigo per aver detto una bugia non è un buon metodo per spronarlo a dire la verità ma, al contrario, può risultare controproducente e invitarlo a mentire ancora in futuro. A dimostrarlo è uno studio canadese pubblicato sul Journal of Experimental Child Psychology, che ha evidenziato come il miglior metodo per combattere la “sindrome di Pinocchio” non sia il castigo, ma l’atto di dare al bimbo una ragione morale per dire la verità in futuro.

LA BUGIA PER NASCONDERE LA TRASGRESSIONE
“I bambini spesso mentono per nascondere le trasgressioni. Dopo aver fatto qualcosa di sbagliato o infranto una regola, potrebbero scegliere di mentire per nasconderlo. Dopo tutto, sanno che possono finire nei guai per aver trasgredito. Così la punizione non ha molto effetto e non scoraggia a utilizzare la strategia di mentire per cercare di venir fuori dai guai” ha spiegato l’autrice dello studio Victoria Talwar della McGill University di Montréal.

L’ESPERIMENTO
Per giungere a questo risultato, i ricercatori canadesi hanno coinvolto 372 bambini di età compresa tra i 4 e gli 8 anni in un esperimento per valutare la loro propensione a mentire: lasciati soli in una stanza e osservati con una telecamera nascosta, ai bimbi era chiesto di non sbirciare sul tavolo alle loro spalle in cui era posto un giocattolo. Come risultato, il 67,5% di loro tendeva a infrangere la promessa sbirciando il giocattolo e il 66,5% mentiva nella risposta data ai ricercatori, con il curioso dato che i bimbi più grandi tendevano a sbirciare meno ma anche a mentire più spesso sulle risposte date ai ricercatori. Ancor più importante, però, i bambini che venivano minacciati con una punizione tendevano a mentire molto più dei bambini a cui era chiesto di dire la verità per un dovere morale nei confronti di loro stessi o per il fatto di far felici gli adulti nel non mentire.

LE MINACCE NON SONO UN DETERRENTE
“Le minacce di una punizione non sono un deterrente per non mentire e non comunicano perché il bambino dovrebbe essere onesto” spiega Victoria Talwar. “Se un bambino sta giocando con una palla in casa e rompe il vostro vaso ma dice la verità quando gli viene chiesto – ipotizza la ricercatrice – dovreste riconoscere che ne è uscito pulito. Può ancora subire conseguenze per la sua trasgressione ma il bambino impara che l’onestà è un valore”.

ANCHE GLI ADULTI MENTONO
La prova dei fatti si ha in famiglia e a scuola, dove i bambini ricevono quasi la totalità della loro educazione. È lì che si dovrebbero limitare i castighi per i bambini più “menzogneri” insegnando loro il valore della verità, ricordando anche a se stessi che i bambini non sono gli unici a dire le bugie.

http://www.lastampa.it/2015/01/06/scienza/benessere/se-punite-un-bimbo-per-le-bugie-mentir-sempre-H9XSEwYOZWYPb4BsRLZ2xL/pagina.html

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