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Ora legale ed incidenti
Date: Martedì, aprile 02 @ 10:47:30
Topic Ecologia


Aumentano col cambio dell'ora

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2013


A cura di Cristina Ferrario

È stato ormai dimostrato che spostare le lancette dell’orologio un’ora avanti o indietro può influenzare i nostri ritmi circadiani arrivando anche a causare problemi al sistema immunitario o disturbi del sonno e dell’umore, come per esempio maggiore irritabilità e difficoltà a concentrarsi. Nel corso dell’ultimo congresso EFORT (European Federation of National Associations of Orthopaedics and Traumatology), svoltosi a Berlino nel 2012, è emerso però che questi cambiamenti di orario apparentemente insignificanti hanno conseguenze non trascurabili anche a livello di sicurezza stradale come dimostra il fatto che nei periodi immediatamente successivi ai cambi d’ora si modificano in modo sostanziale il numero e il tipo di incidenti stradali e le categorie di persone coinvolte.

MOTOCICLISTI IN PRIMAVERA E PEDONI IN AUTUNNO
Alla base dei risultati presentati da Joseph Alsousou (Oxford), primo autore della ricerca, ci sono i dati relativi agli incidenti stradali raccolti nel decennio 1996-2006 dal Ministero dei Trasporti del Regno Unito. I ricercatori hanno posto particolare attenzione alle 4 settimane immediatamente precedenti e successive ei cambi di ora e hanno valutato nel dettaglio diversi gruppi di “utilizzatori” della strada (pedoni, automobilisti, motociclisti, eccetera). I risultati sono piuttosto interessanti e per certi versi sorprendenti: il numero di incidenti gravi e mortali che si verificano in prossimità dei cambi di ora non varia solo al variare del gruppo analizzato, ma anche dalla stagione che si prende in considerazione. E così in primavera, con il passaggio all’ora legale, si osserva un aumento generale degli incidenti in quasi tutte le categorie, ma chi paga il prezzo più alto sono i motociclisti con un + 42,2%, mentre va molto meglio ai pedoni con un -7.9%. In autunno le cose cambiano. Con il passaggio all’ora solare sono più numerosi gli incidenti gravi e mortali che coinvolgono pedoni (+29.2%) e automobilisti (+18.6%).

ALLA RICERCA DI NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE
Ogni anno dal 1996 tutti i Paesi che fanno parte dell’Unione Europea seguono lo stesso calendario di ora legale e ora solare: l’ultima domenica di marzo gli orologi si spostano in avanti di un’ora e si entra nell’ora legale, mentre l’ultima domenica di ottobre si fa un passo indietro e si rientra nell’ora solare. Questa politica nata con lo scopo di “risparmiare” energia sfruttando al massimo le ore di luce estive non serve a “risparmiare” vite umane, come affermano gli autori dello studio. “Non è ancora del tutto chiaro il legame tra ora legale/solare e aumento degli incidenti stradali” spiega Alsousou. “I fattori coinvolti sono molti e per i motociclisti potrebbero per esempio includere una ridotta visibilità, il cambiamento nell’utilizzo della strada legate alle variazioni della luce o disturbo dei ritmi circadiani”. “Servono nuovi studi sull’argomento per poter ideare e mettere in atto strategie di prevenzione davvero efficaci” conclude.

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